Dopo l’eliminazione in Coppa Italia, per mano del Milan, serviva una risposta concreta e quest’ultima è arrivata. Già, perché la Roma ha fatto tappa a Venezia ed ha espugnato il Penzo con un 1-0 di misura, nel più classico esempio del detto “minimo sforzo, massimo risultato”. I giallorossi non hanno mai dato la sensazione di potersi far sfuggire i 3 punti, un segnale positivo che testimonia la crescita mentale della squadra. La prova dei ragazzi guidati da Claudio Ranieri è stata convincente già dal primo tempo, nel quale sono stati creati i presupposti per lo 0-1 senza concedere nulla ai lagunari.
Nella ripresa il copione non è cambiato, con i capitolini che hanno trovato il vantaggio su rigore. Paulo Dybala ha siglato la rete del definitivo successo, al termine di una prova di livello dal punto di vista tecnico. La Roma mette in cascina quei punti tanto importanti per il morale e per la classifica. Il 7° posto non appare più una semplice chimera, bensì un obiettivo alla portata. L’entusiasmo, però, non deve sfociare in troppa sicurezza, perché all’angolo c’è un Porto che aspetta la Lupa, in quei playoff di Europa League da superare senza se e senza ma. Ranieri sa che la trasferta lusitana sarà ostica ma vuole proseguire su questo ruolino di marcia.
Roma, Gourna-Douath convince: bene la retroguardia
Ma tornando alla tappa di Venezia, gli aspetti positivi lato Roma si sprecano. Non si può che cominciare da uno degli osservati speciali del match, quel Lucas Gourna-Douath al debutto per via delle assenze di Manu Koné e Leandro Paredes. In un momento delicato come questo, il francese avrebbe potuto sbagliare la partita con i Leoni Alati ma così non è stato. L’ex Salisburgo ha gestito alla perfezione il possesso, riuscendo anche a lavorare con grinta in interdizione. Il neo acquisto giallorosso ha già lasciato il suo segno ed ha dimostrato di poter essere una risorsa preziosa, in questa seconda parte di stagione.
Ranieri può sorridere anche per quanto concerne la sua ritrovata retroguardia. Evan N’Dicka ha subito saputo riscattarsi dopo la serata storta in Coppa Italia con il Milan, mentre Zeki Celik non ha sfigurato da terzo di difesa seppur con qualche sbavatura. La fase difensiva dipende tanto, però, dal vero punto fermo dei capitolini, quel Gianluca Mancini che ha il senso della posizione ed una leadership tale da comandare il reparto. Bene anche i due quinti, tra cui un Angelino sempre più in spolvero.
La Roma ha avuto risposte concrete, però, da Paulo Dybala, uno degli imputati per l’eliminazione dalla Coppa Italia con il Diavolo. La Joya è cresciuta con il passare dei minuti, incantando il settore ospiti con alcune giocate d’alta scuola. L’argentino ha segnato l’ennesimo rigore perfetto in maglia giallorossa, dando prova che la squadra dipende da lui, dai suoi colpi e le sue individualità. Tra i subentrati, spicca l’ingresso di Victor Nelsson, che è stato ruvido ma efficace in ogni intervento contro il diretto avversario.
Roma, ora il test Porto: Ranieri cerca la continuità
La prestazione con il Venezia è stata di spessore dal punto di vista caratteriale e di compattezza, seppur l’avversario fosse in crisi dato un attacco spuntato. L’obiettivo ora è chiaro: dare continuità al successo contro gli arancio-neroverdi, anche in campo internazionale. La Roma è ben consapevole che con una classifica ancora deficitaria, infatti, l’Europa League diventi non solo un’opportunità, ma anche l’ultima spiaggia per salvare la stagione.
Sul cammino in Coppa UEFA, però, i capitolini troveranno un Porto che ha la conoscenza della competizione, oltre che l’esperienza nelle serate importanti. Ranieri vuole regalare ai tifosi il pass per gli ottavi di finale, quel posto tra le prime 16 che darebbe ancor più serenità e fiducia all’ambiente. Il coach di Testaccio recupererà diversi elementi del suo scacchiere titolare, tra cui Leandro Paredes e Mats Hummels lasciati a riposo a Venezia. La Roma desidera ritrovare la continuità di rendimento, in una fase di stagione che si fa sempre più intensa e fitta di impegni.