Roma, problemi di comunicazione: Hummels diventa un caso

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Francesca Rofrano
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Hummels, Roma

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In un ambiente già scosso e delicato, ogni situazione va ad aggiungere “benzina sul fuoco”, alimentando suggestioni, situazioni di difficile comprensione e scalpore. La Roma è nel caos più totale: il pareggio in Europa League ha confermato soltanto le difficoltà della squadra di Ivan Juric, che sembra non aver più il polso dello spogliatoio, viste anche le dichiarazioni timorose dopo il match. Poco fervore, difficoltà nella scelte delle parole ed una comunicazione generale che fa acqua da tutte le parti.

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Insomma, i due mesi del tecnico croato sulla panchina giallorossa non sono serviti a ritrovare la via di uscita in questo labirinto sempre più complicato, ma ne vale la pena continuare, quando poi si aggiungono questioni più difficili da gestire come il caso Hummels?

Roma, la comunicazione della società allo sbando

Nel comunicato dell’esonero di Daniele De Rossi, dopo solo 4 partite giocate, la società aveva dichiarato le proprie intenzioni di andare a pescare un profilo che facesse vincere i trofei alla squadra. Ed invece, ora provare ad immaginare che la Roma possa alzare un trofeo quest’anno sembra al limite del paradossale. L’errore effettivo della società giallorossa, attualmente, è quella di non rendersi conto di quanto stia accadendo in questo ultimo periodo. Sembra assurdo infatti sentir dire alcune cose ad Ivan Juric al termine di una partita sconclusionata: “Meglio un punto che zero” o ancor peggio: “Abbiamo tirato tantissimo, non siamo riusciti a fare gol e lo dobbiamo accettare. Ma non ho visto confusione“, al termine del match contro l’Elfsborg.

E mentre i tifosi sui social impazzano, chiedendo a gran voce l’esonero di Ivan Juric, la società continua a tacere, seguendo quella linea di una gestione meno passionale, meno “de core” come si dice nella Capitale, per provare a rendere tutto più un business, mettendo da parte l’amore per la maglia. Nei prossimi giorni i Friedkin saranno attesi a Roma e non resta dunque che attendere gli sviluppi di quel che sarà, magari con una dichiarazione, che possa far maggior chiarezza circa il progetto ed il futuro della Magica.

Roma, Hummels è un caso

E chissà se proprio durante la visita dei Friedkin a Roma non si riesca a venire a capo anche del caso Hummels, ormai trattato quasi da emarginato. L’ennesima esclusione del tedesco “per scelta tecnica” per schierare in campo Cristante, nonostante le assenze di Hermoso e Ndicka, ha dell’inspiegabile. La fiducia nei confronti del difensore ex Borussia Dortmund è effettivamente ai minimi storici, qualcosa di surreale se si pensa che il colpo a parametro zero di Ghisolfi aveva come fine ultimo quella di un ruolo importante all’interno dello spogliatoio, quello di un giocatore che ha giocato, da Capitano, l’ultima finale di Champions League.

Ed invece neanche nella serata nuvolosa belga, Hummels è riuscito a vedere il campo, escluso dall’undici titolare ancora una volta. Un qualcosa che se analizzata sotto la lente di ingrandimento assume connotati alquanto grotteschi: vedendo i problemi difensivi attuali della Roma, contro la Fiorentina, contro il Verona, è davvero possibile che Hummels possa fare di peggio? Non sono trapelate notizie di litigi e discussioni e allora, cosa c’è veramente sotto? È più che normale, dunque, che il tedesco decida di guardarsi intorno: ipotizzare un addio già a gennaio non è cosa blasfema.

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Appassionata di calcio in tutte le sue infinite sfaccettature, dal campo fino ad arrivare al calciomercato. Entusiasta di poter raccontare tutto ciò che riguarda il Magico mondo della Roma.
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