Aveva il sapore di una finale la gara che la Roma andava ad affrontare mercoledรฌ scorso a San Siro, sulla quale erano riposte le speranze di una stagione nata storta e che non preannuncia molti sorrisi. Giallorossi che si sono invece fatti schiacciare dal pressione del dento-fuori, visto che contro un Napoli con piรน certezze di un Milan estremamente umorale, la prestazione era stata ben diversa. Ciรฒ che da fastidio sono timidezza e paura con le quali la squadra รจ scesa in campo, tradottasi in orrori difensivi e prestazioni fantasma da parte di totem come NโDicka, Hummels, Paredes e Dybala.
Solo andando in svantaggio, e non avendo piรน nulla da perdere, si รจ materializzata una reazione non sufficiente a rimediare agli errori commessi, che aumenta i rimpianti circa una qualificazione che i giallorossi potevano giocarsi molto meglio. Ranieri a fine gara ha preferito concentrarsi sui tanti complimenti per il Milan e su un โvi ricordate dove stava la Roma quando ho preso la squadra?โ, che sa un poโ di: โDa me cosa volete? Pensavate davvero che potessimo vincere la Coppa Italia?โ.
Permetteteci la velata provocazione, ma stentiamo a credere che dopo una sconfitta del genere, con scelte di formazioni che hanno visto Celik e Shomurodov dal 1โฒ, la stessa serenitร da parte dellโambiente sarebbe stata riservata a Juric. Ranieri gode giustamente di uno status diverso che si รจ guadagnato con merito a Roma, ma tantโรจ che siamo nelle settimane spartiacque della stagione giallorossa: fuori dalla Coppa Italia, rimangono una proibitiva rimonta in campionato e la scalata Europa League, e molto passa da Venezia e Porto.
Turnover Ranieri a Venezia, i nuovi acquisiti scalpitano
Il giovedรฌ europeo incombe, e lโappuntamento di domenica sulla laguna appare quasi come un impedimento, una rottura di scatole questa Serie A che vede la Roma 9ยฐ a 31 punti, a -4 dal Milan 8ยฐ e -6 dal Bologna 7ยฐ, anche se entrambe hanno una gara in meno e trattasi proprio dello scontro diretto. Rifiutarsi di scendere in campo perรฒ non รจ possibile, e allora truppa di Ranieri in quel di Venezia alle 12:30, con il tecnico che, se giร contro il Napoli capolista aveva reso chiare le proprie intenzioni e prioritร , si prepara ad un massiccio turnover.
โNon ci saranno Hummels e Paredes, ho dato loro una vacanzaโ, e piรน chiaro di cosรฌ non poteva essere Sir Claudio, ma le novitร di formazione saranno tante, con i nuovi acquisti che scalpitano: Nelsson e Salah-Eddine insidiano NโDicka e Angelino, che rimangono comunque favoriti, con Rensch e Mancini a completare il terzetto arretrato e Saelemaekers a destra. Chi ha una reale chance di partite dallโinizio e Gourna-Douath, forse il piรน interessante dei nuovi volti di gennaio.
Con Paredes out, Konรฉ squalificato ed un Pellegrini spento, il 21enne francese puรฒ giocare insieme a Cristante e Pisilli, per un calciatore chiamato a dimostrare di poter essere un titolare del futuro. Davanti riecco Dovbyk dopo due panchine consecutive, mentre al suo fianco uno tra Soulรฉ e Baldanzi. Piรน o meno cosรฌ al Penzo dunque, per la prima di due trasferte importanti: dal porto di Venezia al Porto e basta, quellโavversario che non evoca bei ricordi alla Roma in campo europeo ma da battere, per non dichiarare conclusa la stagione a marzo.
Da Dybala e il mercato estivo a Juric, non ci siamo
Giusto perรฒ, a questo punto dellโanno, tornare alle cause del sali-scendi continuo della squadra e di una stagione oggettivamente negativa. Il sunto alla base di ogni discorso successivo รจ uno: la stagione giallorossa รจ morta in estate, ancor prima del fischio dโinizio del campionato. Il caso Dybala รจ stato il fattore scatenante dei tanti errori commessi sul mercato, e chiariamoci, noi stessi pagheremmo il biglietto ogni santo giorno per vedere la Joya allโopera, ma se il progetto va nella direzione die Baldanzi e dei Soulรฉ, รจ evidente che qualcosa รจ stato sbagliato.
Non parliamo poi dellโinvestimento Le Fรฉe, un giocatore che De Rossi non voleva e subito sconsacrato con lโarrivo in extremis di Konรฉ (e per fortuna!). E poi? Difesa a 3 o a 4? Ma sรฌ prendiamo a mercato chiuso, a campionato iniziato, e senza un minimo di preparazione estiva un Hermoso rivelatosi inadeguato al contesto e un Hummels che con Juric non troverร mai spazio. Ecco appunto, la mossa Juric, arrivata dopo lโesonero di un De Rossi al quale era appena stato fatto un triennale, con sole 4 gare a disposizione per far funzionare una rosa costruita in maniera raffazzonata e confusionaria.
Promesse preoccupanti: dal mercato di gennaio al nuovo allenatore
Ma andiamo oltre e veniamo allโera Ranieri, perchรฉ anche qui ci sono delle cose che stridono, delle promesse non mantenute o preoccupanti per i tifosi. La prima era stata quella di un mercato di gennaio importante, rivoluzionario se vogliamo, e dopo gli arrivi di Gollini, Nelsson, Rensch, Salah-Eddine e Gourna-Douath, non di certo nomi che fanno battere il cuore dei tifosi della Roma, fa specie sentire il tecnico parlare in conferenza di monte ingaggi da abbassare e prossimi mercati al risparmio, come a mettere un freno alle ambizioni giallorosse alzate in precedenza.
La seconda era quella di un nuovo allenatore in tempi ragionevoli, con Ghisolfi che prima di Natale dichiarava che non si sarebbero attesi 6 mesi per lโannuncio, e che fosse un profilo di primo livello. Il club sarร sicuramente al lavoro e attendiamo novitร , ma prima di Milan-Roma le parole del Ds sono state decisamente diverse: โoggi conta il presente, lโallenatore รจ Ranieriโ, e niente di piรน.
A tale riflessione aggiungiamo che il nome di Ancelotti, su tutti i giornali come primo candidato alla panchina del futuro, รจ una suggestione molto pericolosa: come reagirebbe un ambiente giร avvelenato da tale stagione se si dovesse poi ripiegare su un profilo meno altisonante? Fateci essere maliziosi per un attimo, ma quella battutina di Ranieri in conferenza circa il nuovo allenatore, quel โAlla fine vi farรฒ lo scherzettoโ, chissร che nasconda un impossibilitร della Roma a puntare nomi top, che porti alla permanenza di Sir Claudio.
Il coraggio di cambiare: Pellegrini e Cristante un problema
Oltre alle due questioni appena trattate, ce ne una terza che, a parere di chi scrive, ha contribuito sensibilmente ad aumentare rabbia e sfiducia dei tifosi verso la societร . Gennaio poteva, e forse doveva, essere lโoccasione per dare un taglio netto al rapporto con alcuni giocatori, divenuti casi spinosi che hanno tolto energie nervose alla squadra. Seppur siano i piรน longevi in maglia giallorossa ed inevitabili simboli della Roma, Pellegrini e Cristante sono un problema da mesi, e non piรน solo per le prestazioni sul campo, che hanno tra lโaltro fatto perdere loro il posto da titolari.
Guariamo Juventus, Milan e Fiorentina, tre squadre che di momenti di crisi e difficoltร di spogliatoio ne hanno vissute in stagione, ma in grado di avere il coraggio di prendere decisioni drastiche, come quelle di dare il ben servito ai propri capitani Danilo, Calabria e Biraghi. Con modalitร forse ingenerose e poco ortodosse? Forse sรฌ, ma evidentemente necessarie per la serenitร dellโambiente, interno ed esterno. Un coraggio di cambiare che la Roma non ha avuto, e che si va ad aggiungere al calderone di errori e confusione che caratterizzano la stagione, salvabile solo con la speranza Europa League.