Una calda sera d’estate, nel cuore pulsante di Roma. Tra i vicoli suggestivi di piazza Pasquino e Campo de’ Fiori, due volti noti del calcio italiano siedono a tavola all’Osteria Pirò, storica trattoria romana. Sono Gian Piero Gasperini, nuovo allenatore della Roma, e Claudio Ranieri, suo predecessore e ora Senior Advisor della famiglia Friedkin. Più che una cena tra amici, è il primo segnale concreto di una sintonia profonda destinata a incidere sul futuro del club.
Tra piatti di pesce e sorrisi sinceri, i due hanno discusso anche di lavoro, come raccontato oggi dal Corriere dello Sport. È stata l’occasione per un primo bilancio sul ritiro appena cominciato a Trigoria, tra doppi allenamenti, rigore atletico e concentrazione assoluta. Gasperini ha portato la sua visione metodica e intensa, Ranieri offre il suo sguardo esperto e il legame emotivo con l’ambiente giallorosso.
La nuova Trigoria blindata
La collaborazione tra i due non si limita alle serate romane. Ogni giorno Gasperini e Ranieri si aggiornano via WhatsApp, condividendo osservazioni, idee e modifiche da apportare al piano di lavoro. Trigoria, intanto, si è trasformata in una vera e propria “zona blindata”: accessi controllati, ritmi serrati e un clima votato esclusivamente al sacrificio e alla crescita. “Chi entra qui, pensa solo alla Roma”, è il mantra che sta diventando legge al centro sportivo Fulvio Bernardini.
Ranieri, dopo una breve pausa in Calabria, è tornato operativo al fianco di Gasperini e del direttore sportivo Frederic Massara. Tre figure di grande caratura tecnica e umana che rappresentano la base solida da cui ripartire.
La Roma del futuro nasce anche fuori dal campo
L’impressione è che questa Roma non voglia solo cambiare allenatore, ma rifondare una cultura interna, fatta di serietà, continuità e identità. La “cura Gasp” è iniziata con il sostegno di chi conosce profondamente la piazza e le sue dinamiche.