Inizia la Roma di Gasperini: sudore, identità e un progetto che vuole durare

Dal 13 luglio parte ufficialmente l’era Gasperini: venti giorni di tripli allenamenti a Trigoria, poi il ritiro in Inghilterra. Quattro test internazionali e una preparazione feroce per dare alla Roma un’identità chiara e duratura.

Emanuele De Scisciolo
Emanuele De Scisciolo - Direttore Responsabile
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Dimenticate le partenze soft, i raduni di rito, le sgambate estive a porte chiuse. Dimenticate l’aria vacanziera che spesso ha accompagnato i primi giorni di ritiro della Roma negli ultimi anni. Da domenica 13 luglio comincia un’altra storia, un progetto triennale costruito per restare. E per durare. L’aria che si respira attorno a Trigoria non è più solo quella dell’attesa: è l’odore acre del sudore, della preparazione vera, delle triple sedute, delle maglie fradicie a fine giornata.

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Il ritiro sarà durissimo. E Gasperini non farà sconti a nessuno

Vent’anni fa si parlava di richiami di preparazione. Oggi si parla di metodo Gasperini. Un metodo che a Bergamo ha scolpito l’identità di una squadra intera e che ora, a Roma, promette di essere la base di tutto. I giocatori si presenteranno a Trigoria dopo quasi un mese di vacanza, ma nessuno si illude: hanno già ripreso ad allenarsi da giorni, molti privatamente, per non farsi trovare impreparati. Perché lo sanno: a Gasp non interessa il curriculum, conta solo la condizione.

Per venti giorni il quartier generale resterà Trigoria. Il programma prevede triple sedute giornaliere, come ai tempi di Zingonia. Una all’alba, un’altra nella tarda mattinata (spesso in palestra), la terza nel tardo pomeriggio, spesso a temperatura più mite. Una fatica studiata, calibrata, ma implacabile. Si lavora tanto e si lavora bene, anche grazie a uno staff rodato: da Bergamo sono arrivati Tullio Gritti (vice), Domenico Borelli e Gabriele Boccolini (preparatori atletici), oltre al collaboratore tecnico Mauro Fumagalli.

Dopo Trigoria, l’Inghilterra: l’ideale per un gruppo da forgiare

Dal 3 all’8 agosto, la Roma si sposterà al St. George’s Park, il centro federale inglese d’eccellenza situato a pochi chilometri da Burton upon Trent. Un ritorno voluto, mirato, dopo l’esperienza dello scorso anno. In quel contesto, tra campi perfetti e 20 gradi costanti, la squadra potrà lavorare su tattica e intensità senza ostacoli climatici o logistici. Le strutture sono tra le migliori d’Europa: palestra con tapis roulant subacqueo, piscina a contrasto caldo-freddo, sala di idroterapia con pavimenti regolabili, e soprattutto silenzio. Concentrazione. Tempo per essere squadra.

A curare l’alimentazione sarà lo chef di Trigoria, che partirà con il gruppo portando con sé pasta, parmigiano, olio extravergine e pomodoro, per garantire pasti equilibrati e soprattutto italiani. Colazione, pranzo e cena saranno a buffet, con un menù costruito su carboidrati complessi, proteine e grassi prevalentemente vegetali. Corpo e mente, sempre allineati.

Un’agenda precisa: quattro amichevoli e un test vero

Il lavoro non si fermerà al fisico. Anche la parte tecnico-tattica sarà curata con attenzione: esercitazioni dinamiche con palla, lavoro sulla resistenza con e senza possesso, e valutazione continua della prestazione. I test atletici nei primi giorni diranno a Gasperini se partire subito con le triple sedute o aumentare gradualmente. Ma la parte più intensa è già stata programmata: si lavorerà soprattutto la sera, quando il sole cala e la temperatura consente il massimo sforzo.

Il calendario amichevoli è già definito: si comincia il 26 luglio contro il Kaiserslautern, poi il Cannes (31 luglio), quindi il Lens (2 agosto) e infine l’Everton (9 agosto). Quattro sfide utili per valutare la crescita del gruppo, con test progressivi e stimoli diversi. Non sarà solo rodaggio, sarà selezione.

Il tempo delle parole è finito. Ora si costruisce sul campo

Questa Roma non si racconterà con dichiarazioni e proclami. Si racconterà con i chilometri percorsi, con i raddoppi in allenamento, con la maglia sudata alle nove di sera. Perché il campo è il solo tribunale che conta, e Gasperini ne sarà giudice severo. La Roma che sta nascendo è una squadra che vuole durare, che punta a costruire identità. E l’identità, prima di tutto, si costruisce correndo.

I tifosi lo hanno capito prima di tutti. Lo dimostrano i 40.000 abbonamenti staccati in due settimane. Il popolo è pronto. Ora tocca a chi indosserà quella maglia dimostrare di esserlo altrettanto.

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Giornalista, fondatore e direttore responsabile di SoloLaRoma.it. Da sempre racconto la Roma con passione, rigore e uno sguardo critico ma costruttivo. Credo in un’informazione indipendente, fatta da chi vive la squadra giorno per giorno, e dedicata a chi della Roma ha fatto una fede.
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