La giornata di oggi 31 ottobre sarà fondamentale per la Roma. Reduci dalla sconfitta per 5-1 contro la Fiorentina, i giallorossi desiderano risalire pian piano la china dopo aver toccato il punto più basso di questo avvio di stagione. L’obiettivo è quello di cambiare una volta per tutte registro e riconquistare la fiducia dei tifosi, sempre più in protesta. I capitolini sono attesi da una vera e propria ultima spiaggia contro il Torino, che arriverà allo stadio Olimpico alle 20:45. Un avversario insidioso, autore di un ottimo inizio di annata.
Del momento che sta vivendo la Lupa ha parlato anche l’ex calciatore ed ora opinionista Lele Adani, ai microfoni di Dazn. Il 50enne è partito dall’esonero di De Rossi: “Tutto parte dall’allontanamento di Daniele e di chi aveva deciso per questa scelta, così la Roma ha avuto un vuoto di potere tra proprietà ed allenatore. La dirigenza è assente agli occhi dei tifosi, non ha rilasciato alcuna dichiarazione. C’è in corso un casting per il CEO. Risulta quindi difficile parlare di esoneri e giocatori se non stabilisci la piramide societaria. Ogni scelta non è frutto di progettazione“.
Adani ha poi proseguito: “Dopo una sconfitta come quella di Firenze, con chi deve parlare Juric? Solitamente quando esci dallo spogliatoio trovi il direttore sportivo o tecnico, oppure il presidente stesso. Questa cosa ora è drammatica. I Friedkin hanno esonerato chi ha esonerato De Rossi, che senza il gol di De Winter magari era ancora lì”.
Roma, Adani: “La partita di Firenze è inaccettabile”
Ai microfoni di Dazn, Adani si è soffermato proprio sulla sconfitta con la Fiorentina: “Hanno perso tutti lotta e convinzione. La partita di Firenze è inaccettabile, se sono calciatore non me la posso permettere. Gli stessi giocatori si stanno rendendo conto di non star facendo le cose in maniera dignitosa. La voce dominante è della società ma sbaglia, non sa scegliere né gestire. Serve un referente tecnico. Si sbaglia a prendere Juric nel momento in cui ha meno di un anno di contratto, lo metti dentro e con che criteri?”.
Adani ha poi concluso: “Alla fine i calciatori sono l’ultimo step, hanno preso 5 gol senza sfiorarne uno. Il giocatore scende in campo per la città, per il popolo, non contro l’allenatore. Dybala è stato forse l’elemento più importante in Serie A negli ultimi 10 anni, Cristante lo mettono tutti in campo, Mancini lo ricordate in Europa e Pellegrini lo stimo. Se la società non parla, i tifosi chiedono conto a loro. La dirigenza deve metterci la faccia“.