Roma, Adani sentenzia: “La società deve metterci la faccia”

La Roma sta vivendo uno dei momenti più complicati della sua storia recente: l'opinionista Lele Adani ha sentenziato sulla società

Redazione Solo la Roma
3 min di lettura

La giornata di oggi 31 ottobre sarà fondamentale per la Roma. Reduci dalla sconfitta per 5-1 contro la Fiorentina, i giallorossi desiderano risalire pian piano la china dopo aver toccato il punto più basso di questo avvio di stagione. L’obiettivo è quello di cambiare una volta per tutte registro e riconquistare la fiducia dei tifosi, sempre più in protesta. I capitolini sono attesi da una vera e propria ultima spiaggia contro il Torino, che arriverà allo stadio Olimpico alle 20:45. Un avversario insidioso, autore di un ottimo inizio di annata.

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Del momento che sta vivendo la Lupa ha parlato anche l’ex calciatore ed ora opinionista Lele Adani, ai microfoni di Dazn. Il 50enne è partito dall’esonero di De Rossi: “Tutto parte dall’allontanamento di Daniele e di chi aveva deciso per questa scelta, così la Roma ha avuto un vuoto di potere tra proprietà ed allenatore. La dirigenza è assente agli occhi dei tifosi, non ha rilasciato alcuna dichiarazione. C’è in corso un casting per il CEO. Risulta quindi difficile parlare di esoneri e giocatori se non stabilisci la piramide societaria. Ogni scelta non è frutto di progettazione.

Adani ha poi proseguito: “Dopo una sconfitta come quella di Firenze, con chi deve parlare Juric? Solitamente quando esci dallo spogliatoio trovi il direttore sportivo o tecnico, oppure il presidente stesso. Questa cosa ora è drammatica. I Friedkin hanno esonerato chi ha esonerato De Rossi, che senza il gol di De Winter magari era ancora lì”.

Juric, tecnico della Roma
Juric, tecnico della Roma

Roma, Adani: “La partita di Firenze è inaccettabile”

Ai microfoni di Dazn, Adani si è soffermato proprio sulla sconfitta con la Fiorentina: “Hanno perso tutti lotta e convinzione. La partita di Firenze è inaccettabile, se sono calciatore non me la posso permettere. Gli stessi giocatori si stanno rendendo conto di non star facendo le cose in maniera dignitosa. La voce dominante è della società ma sbaglia, non sa scegliere né gestire. Serve un referente tecnico. Si sbaglia a prendere Juric nel momento in cui ha meno di un anno di contratto, lo metti dentro e con che criteri?”.

Adani ha poi concluso: “Alla fine i calciatori sono l’ultimo step, hanno preso 5 gol senza sfiorarne uno. Il giocatore scende in campo per la città, per il popolo, non contro l’allenatore. Dybala è stato forse l’elemento più importante in Serie A negli ultimi 10 anni, Cristante lo mettono tutti in campo, Mancini lo ricordate in Europa e Pellegrini lo stimo. Se la società non parla, i tifosi chiedono conto a loro. La dirigenza deve metterci la faccia.

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