In una stagione così complicata, in cui la maggior parte dei giocatori della Roma viene messa in discussione, c’è una stella che invece, man mano, sta cercando di farsi spazio nel firmamento dei big. Niccolò Pisilli sta vivendo un campionato incredibile, forse oltre ogni aspettativa, almeno da parte dei tifosi. Grande tenacia e tanto cuore accompagnati da un’ottima base tecnica, hanno reso il giovane uno degli elementi principali della formazione giallorossa, prima con De Rossi, e adesso ancor di più con Ivan Juric.
All’età di vent’anni, insomma, Pisilli ha deciso di iniziare a far parlare di sé, di rendersi utile per la Roma ma non solo. La convocazione di Spalletti per l’Italia dei grandi è arrivata infatti come una sorta di consacrazione, per un giocatore che, se dovesse continuare a maturare, potrebbe diventare uno dei capisaldi anche della Nazionale. A soli 20 anni e 57 giorni, Niccolò è il più giovane ad avere indossato la maglia azzurra, superando anche Francesco Rocca, un record che lo porta direttamente sotto i riflettori.
Pisilli, tra Roma e Italia
Se per l’Italia, Niccolò Pisilli è una sorta di novità, una boccata di aria fresca in una Nazionale che fa fatica, per la Roma invece il centrocampista sta percorrendo la strada per diventare una certezza. Ed è proprio per questo motivo che la società si sarebbe messa a lavoro già per provare a blindare il gioiellino giallorosso, con un contratto ad hoc e degno di un giocatore di prima squadra.
Per ora, infatti, Pisilli ha un contratto in scadenza a giugno del 2026, il che lo rende un possibile obiettivo di diversi club europei. Per questo motivo, come riportato da Quotidiano Sportivo, la volontà sarebbe quella di irrobustire l’ingaggio da 70 mila euro percepiti fino a questo momento e ovviamente prolungare la scadenza del contratto. Giorgio Ghirardi, l’agente del giovane, sarebbe già attivo affinché il tutto possa concretizzarsi.
La Roma però non deve lasciarsi sfuggire l’occasione di provare a trattenere il giovane, rimandando i dialoghi per il rinnovo a fine stagione, anche perché in questo caso, il rischio di ritrovarsi di fronte ad un altro rimpianto, come quelli di Calafiori, Frattesi e Scamacca, potrebbe essere piuttosto elevato.
