La storia di quest’inizio di stagione della Roma è nota a tutti. Mesi che dire bui non rende l’idea, per demeriti della squadra ovviamente come di una società che non ha azzeccato una scelta giusta per mettere i giocatori nelle condizioni di rendere al meglio. Con Ranieri la musica sta cambiando, con dicembre cruciale, a detto dello stesso allenatore, per le ambizioni del club in questa stagione, tanto in Europa quanto in campionato. In tale contesto serve ritrovare i giocatori più importanti del gruppo, a cominciare da un Dovbyk assopito ormai da troppo tempo.
E quale miglior contesto dell’Olimpico per recuperare lo smalto perso e dare una scossa alla propria stagione, contro un Braga da battere senza se e senza ma per la classifica di Europa League. L’ultimo gol dell’ucraino in casa coincide proprio con una serata europea, e trattasi del rigore che ha regalato la vittoria alla Roma contro la Dinamo Kiev (24 ottobre), ma il digiuno dura in realtà da 40 giorni, dall’inutile centro nel 3-2 di Verona del 3 novembre.
Un lasso di tempo troppo grande per l’ex capocannoniere de LaLiga, che dopo un fisiologico adattamento alla Serie A, aveva trovato 4 gol e 1 assist in sei gare tra metà settembre e metà ottobre. Ora si cerca una nuova scossa, come gli era successo anche l’anno scorso al Girona: Dovbyk rimase a secco addirittura tra il 20 gennaio e il 31 marzo, prima di scatenarsi realizzando 7 reti nelle successive 6 partite, facendo vittime illustri come Barcellona, Atletico Madrid e Betis. Roma ha bisogno di lui, già da sta sera.
Dovbyk al centro dell’attacco
“Deve ritrovare una buona condizione, gli infortuni e l’influenza incidono su una struttura del genere. Dobbiamo capire come va servito, l’ho spiegato e fatto vedere”. Queste le parole di Ranieri in conferenza stampa, e dunque nessuna conferma circa il suo impiego sta sera contro il Braga. L’ucraino è comunque a disposizione e vuole tornare subito dal 1′, come probabilmente sarà, insieme a Pisilli e Soulé a sostenerlo. La Roma non può prescindere da Dovbyk al centro dell’attacco, per dare continuità di risultati grazie ai suoi gol.