Roma Club Cilento: “Ci accontentiamo del quinto posto”

L'ospite di questa nuova puntata di 'Tutto il mondo Tifa AS Roma' è stato il Roma Club Cilento

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In questa nuova puntata di ‘Tutto il mondo Tifa AS Roma’ l’ospite speciale è il Roma Club Cilento, raccontato dalla voce del suo Presidente: Jean Claude Serra.

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QUANDO E COME NASCE IL ROMA CLUB CILENTO?

“Il Roma Club Cilento nel luglio del 2024 la cui data si può far coincidere con il 2 luglio, giorno della registrazione all’agenzia delle entrate locale. Nasce dall’idea mia e del dottor Alessandro Giovagnoli dopo anni di meditazione e un tentativo all’attivo di cinque anni fa che era stato pensato e reso vano. Era a circa trenta chilometri da qui, quindi sempre nella provincia di Salerno ed è stato reso vano dall’inaffidabilità di molte persone e dall’ostacolo economico insormontabile. Io ho fatto da collante tra residenti e non essendo residente nel Cilento, esattamente a Vallo della Lucania, dove ha sede il nostro club. Io ho fatto da collante con Alessandro visto che siamo amici da tempo ed eravamo sempre in due a viaggiare per raggiungere lo Stadio Olimpico. Per quanto riguarda le trasferte europee, lui ha potuto assaggiare prima di me l’emozione di andare in trasferta in Europa”.

COSA SIGNIFICA ESSERE ROMANISTI FUORI DA ROMA?

“Essere romanisti qui è diverso. Per un romano e romanista ci sono due momenti l’anno assimilabili al derby che si vivono al cardiopalma e nella maniera più totale, mentre per noi il derby è una gara indubbiamente sentita, ma non come il romano che vive la città tutto l’anno. Chiaramente a livello passivo subisce anche l’influenza della lazialità, cosa che invece qui è difficile che si trovi. Il nostro derby, in quanto campani, deriva dalla partita contro il Napoli, il derby del sole. Questo perché noi ci imbattiamo molto più in napoletani che in laziali. Noi siamo tutte persone con famiglia, ma si cerca di conciliare la nostra più grande passione che ci porta a fare anche follie. Come ad esempio smettere di lavorare, partire e andare allo stadio esponendo il nostro vessillo. Lo sforzo è così alto e grande che va a fortificare in quanto scelta di vita, perché diventa una scelta di vita visto che salta una giornata intera o quasi. Per cui non è facile”.

COME VI PREPARATE ALLE PARTITE?

“Noi stuzzichiamo qualcosa prima delle partite. Impegni lavorativi permettendo, si stacca da lavoro, si va a vedere la partita e a qualche coro si aggiunge anche qualche pezzo di pizza e rustico per colmare l’appetito”.

OSPITI SPECIALI AL ROMA CLUB?

“Ospiti famosi no. Abbiamo solo un capo servizio che lavora alla Camera dei Deputati, ma non è un VIP”.

DOVE PENSI CHE LA ROMA POSSA ARRIVARE?

“Essendo ripartiti quasi dal basso della classifica con la gestione Ranieri non sono fiducioso. Adesso c’è euforia, ma non sono così fiducioso nel quarto posto. C’è da considerare che abbiamo circa 6 partite di campionato complicate, eccetto l’Europa, comunque scontri diretti dove potresti lasciare quasi tutti i punti piuttosto che guadagnarne. Questo alla fine del campionato. Chiaramente la fase è positiva, è il nostro momento di forma, ma bisogna essere razionali e con i piedi per terra. Quest’anno per come si erano messe le cose non sarei così fiducioso e positivo visto che ci sono squadre come Lazio, Juve e Bologna che sono ottime squadre. Mi accontento del quinto posto. Abbiamo gettato delle buone basi con Ranieri in vista del prossimo anno dove bisognerà essere più ambiziosi, se la società riuscirà a confermare anche nella prossima stagione mister Ranieri”.

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