L’amore per l’AS Roma soffia in tutto il mondo e non solo tra i confini nazionali italiani. I tifosi giallorossi sparsi per il globo continuano a sostenere la propria squadra del cuore anche da lontano, dimostrando che la passione non può conoscere distanze. Per questa nuova puntata del format di “Tutto il mondo tifa AS Roma“, l’ospite d’eccezione è il Roma Club Varsavia, nato nel 2017, che si racconta a noi di SololaRoma.it attraverso la voce del presidente Andrea Miroddi.
COME E QUANDO NASCE L’IDEA DI UN ROMA CLUB A VARSAVIA?
“L’idea di far nascere il Roma Club qui all’estero è nata dalla voglia di condividere la passione anche lontano da casa. Dopo 20 anni di Curva Sud mi sono ritrovato a vivere in un’altra città ed è stata la cosa più naturale del mondo provare a cercare altre persone che potessero condividere la mia stessa passione. La cosa che ci ha stupito di più è stata quella di trovare molti polacchi che amano i colori giallorossi: alcuni di loro sono più romanisti degli stessi italiani e hanno anche tatuaggi per la Roma. È una sensazione bellissima poter condividere questo amore anche con le persone del posto“.
COME SI PREPARA UNA PARTITA A VARSAVIA? AVETE RITI SCARAMANTICI?
“Sinceramente non abbiamo particolari riti scaramantici. Almeno io, quando si avvicinano le partite importanti e che sento particolarmente, come ad esempio il derby, faccio fatica a dormire la notte. Di solito si parte sempre un po’ pessimisti e pensare che siano sempre gli altri i favoriti. Oltre questo, nient’altro.”
OSPITI AL ROMA CLUB VARSAVIA?
“Purtroppo no, non abbiamo ancora avuto l’occasione di ospitare personaggi famosi qui da noi a Varsavia. Le squadre polacche non vanno molto bene in Europa, quindi risulta anche difficile. Aspettiamo il momento. Eravamo vicini quando c’è stata la Supercoppa Europea a Varsavia, purtroppo non ci siamo arrivati: quella sarebbe stata una bella occasione per noi e per poter invitare qualche ospite d’eccezione“.
DOVE PENSI CHE LA ROMA POSSA ARRIVARE QUEST’ANNO?
“Sai, il romanista è per definizione un sognatore. Noi vinciamo tre partite ed iniziamo a sognare in grande. Noi speriamo di andarci a prendere la Coppa che ci hanno strappato a Budapest; il sogno rimane sempre quello anche se poi analizzando la cosa razionalmente ci si rende conto che questo è un cammino molto difficile. Per come era iniziata la stagione quest’anno, mister Ranieri è riuscito a sistemare una situazione tragica e ha provato a rimediare a quella follia societaria dell’esonerare Daniele De Rossi e chiamare Ivan Juric, che penso fosse un allenatore inadatto per la Roma. A volte rimpiango ancora quei tre mesi, forse a quest’ora staremmo facendo altri calcoli e non a sperare in un miracolo“.