Si è parlato e continua ad essere un tema importante in casa Roma quello del calciomercato estivo condotto dal club, che finora sta oggettivamente deludendo. Oltre 100 milioni spesi dai Friedkin per cerca di agguantare quell’obbiettivo Champions League che sta diventando una chimera per i giallorossi, che non sentono risuonare la fatidica musichetta all’Olimpico ormai dalla lontana stagione 2018/19.
Inizio di campionato difficile ma ancora tutto in ballo per la Magica, che quest’anno non può permettersi di fallire la qualificazione alla coppa dalle grandi orecchie, tanto per prestigioso quanto per costo della rosa. Da Champions League infatti per il momento c’è solo il monte ingaggi della squadra dalle parti di Trigoria: 95,7 milioni lordi, segnala Calcio e Finanza, cosa che vale alla Roma la 4ª posizione in Italia in questa speciale classifica.
Davanti ai capitolini si piazzano il Milan con 108,4 milioni, la Juventus con 117,6 e l’Inter con 141,7, ma se le spese valgono qualcosa, come piaceva sostenere a Sarri ai tempi di Napoli, almeno la medaglia di legno della Serie A sarebbe lecito aspettarsela anche sul campo. Allargando il discorso all’Europa, la Roma si piazza al 18° posto, ma è doveroso sottolineare in ultima analisi come il club sia riuscito piano piano ad alleggerire il costo lordo della squadra rispetto agli ultimi anni, tenendosi sotto quota 100 milioni.
Dybala, Paredes e Pellegrini: altri tagli all’orizzonte?
Dando un rapido sguardo agli elementi della rosa che pesano su tali numeri della Roma, è lecito aspettarsi altri tagli all’orizzonte: con 6 milioni di euro annui, Dybala è il giocatore più costoso, ma dopo il rischio Arabia di quest’estate, i continui acciacchi ed un contratto in scadenza nel 2025, tale ingaggio potrebbe presto non pesare più sulle casse. Probabile anche l’addio di Paredes, sempre più ai margini del progetto e con ben 4 milioni all’anno percepiti; occhio al Boca Juniors.
La stesa cifra la guadagna, oltre al capo saldo della difesa N’Dicka, anche Lorenzo Pellegrini, la cui situazione è delicata: l’ambiente romanista continua ad usarlo come capro espiatorio dei tanti problemi del club, fischiandolo ormai ad ogni ingresso in campo. Non è da escludere che le strade a fine anno si possano separare, per permettere all’attuale capitano di trovare serenità altrove.