Roma, Di Gennaro: “I giallorossi hanno bisogno di una scintilla”

A parlare della Roma ci ha pensato l'ex calciatore Antonio Di Gennaro che ha sottolineato come i giallorossi abbiano bisogno di una scintilla per riaccendersi

Redazione Solo la Roma
Redazione Solo la Roma
Esultanza Pisilli in Roma-Venezia

Ormai è sotto gli occhi di tutti: la Roma è in uno dei suoi momenti peggiori per storia. I giallorossi, infatti, in questo inizio di stagione stanno faticando come mai hanno fatto prima d’ora. La vera batosta è arrivata con il cambio improvviso di allenatore che ha portato all’esonero di De Rossi e al conseguente approdo di Juric. Un mutamento che, però, non è stato ben digerito dal pubblico capitolino che, da quel momento in poi, si è letteralmente scagliaton contro la società per le modalità di gestione del club capitolino.

- Pubblicità -

Infatti non sono mancati i striscioni contro i Friedkin nelle scorse giornate e, anche nella prossima partita contro l’Inter, i tifosi della Roma sono pronti a farsi sentire con un’altra protesta. Certo è che poi, per quanto possa essere importante il sostegno della tifoseria, a scendere in campo sono i giocatori che, almeno per il momento, non riescono a trovare quella continuità, ma soprattutto quella mentalità vincente che fa la differenza. A parlarne è stato l’ex calciatore Antonio Di Gennaro a Maracanà.

Queste le sue parole: “Stimo Juric, ma a Roma c’è qualcosa che non va, non c’è unità d’intenti. Ci vuole la scintilla, come accaduto nel derby per il Milan di Fonseca. Nella Roma Dovbyk si è inserito, serve vedere Dybala, Soulé, Baldanzi, quelli che devono fare la differenza. Serve una partita che dia una scossa ad un’ambiente importante”.

Anche Lorenzo Pellegrini al centro delle proteste

Ma se da una parte il pubblico della Roma è unito nella protesta contro i Friedkin, dall’altra è diviso sul nome di Lorenzo Pellegrini. Il capitano giallorosso, infatti, già da diverso tempo è diventato il capro espiatorio quando qualcosa non va. Sicuramente il capitano è un punto di riferimento, sia nei momenti belli che in quelli brutti, ma questo non significa che tutta la colpa deve essere additata a tale figura. E questo è ciò che sta succedendo al numero 7.

A parlare della figura del capitano è stato Antonio Di Gennaro: “Il capitano è uno, ovvio si deve incarnare in una leadership e avere carisma. Deve essere uno e riconosciuto da tutta la squadra. A Bari mi dettero la fascia, ma ero in competizione con altri elementi storici e me la diedero per l’esperienza in Serie A e la Nazionale. E poi mi hanno inserito nel tessuto sociale”.

Condividi questo articolo
Lascia un commento
P