El Aynaoui-Rios, due idee per un centrocampo nuovo: la Roma ha scelto, ma non chiude le porte

La Roma chiude per El Aynaoui e continua a monitorare Rios: due centrocampisti diversi per caratteristiche e visione di gioco, ma entrambi nel mirino di Gasperini

Emanuele De Scisciolo
Emanuele De Scisciolo - Direttore Responsabile
5 min di lettura

C’è una nuova linea mediana che prende forma a Trigoria. Dopo settimane di sondaggi e valutazioni, la Roma ha deciso di rompere gli indugi: Neil El Aynaoui vestirà il giallorosso. La trattativa con il Lens è andata in porto, il giocatore è atteso nella Capitale per le visite mediche, pronto a firmare un contratto fino al 2029. Una mossa decisa, voluta dal nuovo corso targato Gian Piero Gasperini, che ha trovato nel centrocampista franco-marocchino il primo tassello del suo progetto.

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Ma la pista che porta a Richard Rios, per quanto rallentata, non è stata accantonata. Tutt’altro. La Roma continua a tenere aperto il canale con il Palmeiras, anche se il dialogo si è complicato. Due profili, due stili diversi, due visioni tattiche. E in mezzo, una scelta strategica: puntare sulla sicurezza o aspettare l’esplosione?

El Aynaoui, il regista che non sbaglia i tempi

Ha il passo giusto, la testa alta e una semplicità apparente che nasconde un’intelligenza tattica raffinata. Neil El Aynaoui non è un giocatore da copertina, ma è uno di quelli che gli allenatori adorano: sa stare in campo, conosce i tempi del gioco, non forza mai la giocata ma la rende funzionale.

Classe 2001, nato a Nancy, è esploso nell’ultima stagione con la maglia del Lens, collezionando 24 presenze in Ligue 1 e segnando 8 reti, di cui 4 su rigore. Un rendimento sorprendente per un mediano. Il suo segreto? La capacità di adattarsi: può giocare davanti alla difesa, agire da mezzala, dettare i ritmi o spezzare quelli avversari. Il tutto con una naturalezza che ne ha fatto uno dei migliori centrocampisti box-to-box del campionato francese.

Fisicamente asciutto ma ben strutturato (1,85 m), El Aynaoui ha nella lettura del gioco e nella pulizia tecnica i suoi punti di forza. Non ha bisogno di strappi o effetti speciali: è l’uomo che tiene insieme i reparti, perfetto per il pressing alto, per la riconquista immediata e per dare equilibrio nei momenti critici. In poche parole, il giocatore che Gasperini voleva per dare stabilità al centro del campo.

Rios, potenza e imprevedibilità in attesa di sblocco

Se El Aynaoui è ordine e visione, Richard Rios rappresenta l’energia. Il centrocampista del Palmeiras, classe 2000, è una delle rivelazioni del calcio brasiliano. Fisico possente, passo esplosivo, piedi educati e grande confidenza col pallone. Ma soprattutto, capacità di rompere le linee e di inventare in corsa. In Brasile lo definiscono un “mediano moderno”, capace di giocare in verticale, saltare l’uomo e creare superiorità.

È proprio questa attitudine offensiva a renderlo diverso da El Aynaoui: Rios ama attaccare, spingersi oltre, arrivare al tiro. Ha gol nei piedi, dribbling nel repertorio e una forza fisica importante. Il problema? Il prezzo. Il Palmeiras chiede almeno 30 milioni, e l’operazione è resa ancora più intricata dalla multiproprietà del cartellino, con percentuali divise tra diversi club e lo stesso giocatore.

La Roma ha provato a chiudere con un’offerta importante, ma non sufficiente. Il dialogo non è chiuso, ma l’impressione è che, salvo accelerazioni improvvise, la strada sia lunga. Rios resta sul taccuino, ma oggi non è più una priorità.

Due profili, due filosofie

El Aynaoui e Rios non sono intercambiabili. Sono due interpretazioni differenti del ruolo di centrocampista moderno, e proprio per questo potrebbero persino coesistere. Ma se si guarda alla strategia immediata, alla compatibilità tattica e alla sostenibilità economica, la scelta fatta dalla Roma con il franco-marocchino appare chiara: serviva un uomo solido, pronto, adattabile. E l’ex Lens ha tutte queste caratteristiche.

Rios rappresenta invece una scommessa più rischiosa ma con potenziale da protagonista. Se arriverà, sarà un’aggiunta di valore. Ma oggi, il baricentro del centrocampo romanista si sposta su El Aynaoui, giocatore pensato per l’idea di calcio collettiva, corale, verticale che Gasperini ha portato in dote a Trigoria.

La Roma costruisce in silenzio. El Aynaoui è il primo tassello. Rios resta un’opzione. Ma la linea è tracciata: giocatori funzionali, pronti all’impatto, con margine di crescita e fame di affermarsi. Il centrocampo giallorosso cambia pelle. E lo fa con intelligenza, senza effetti speciali, ma con il gusto di chi sa dove vuole andare.

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Giornalista, fondatore e direttore responsabile di SoloLaRoma.it. Da sempre racconto la Roma con passione, rigore e uno sguardo critico ma costruttivo. Credo in un’informazione indipendente, fatta da chi vive la squadra giorno per giorno, e dedicata a chi della Roma ha fatto una fede.
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