Continua l’annata della Roma Femminile che, almeno per il momento, si trova al 4° posto in Serie A. I punti di distanza dalla vetta della classifica, occupata dalla Juventus, sono ben 7 con le giallorosse che dovranno darsi da fare per recuperare il gap creatosi con le bianconere. A stupire, tutti, però, è stata Giulia Dragoni che ha rilasciato un’intervista a Tuttosport.
Queste le parole della giovane centrocampista della Roma, in prestito dal Barcellona: “La chiamata del Barca? All’inizio è stato emozionante lasciare casa, affrontando tutto con la spensieratezza di una ragazza di 16 anni che si trasferisce in un convitto e si sente libera dal controllo dei genitori. Poi è arrivato il Mondiale in Nuova Zelanda che ha prolungato il tempo lontana da casa e lì ho vissuto un periodo molto più complesso. In quel periodo ho cominciato a riflettere su cosa conti di più nella vita, ovvero la salute e la famiglia. Quando sono tornata c’è voluto tempo per ritrovare l’equilibrio giusto”.
L’approdo alla Roma
Giulia Dragoni ha poi continuato, parlando della scelta di venire alla Roma: “L’arrivo alla Roma?Appena ho terminato la chiamata mi sono detta che volevo venire a tutti i costi. Mi è bastata una sola chiamata per capire che era la scelta giusta. La società ha dimostrato subito grande interesse e questo ha fatto la differenza. Ora posso dire di aver fatto bene perché ho trovato un ambiente eccezionale. Questa non è una squadra qualunque e non solo per i due scudetti vinti. Qui compagne, staff e tifosi ti fanno sentire un forte senso di appartenenza a questi colori. La squadra mi ha accolto benissimo e vorrei che anche le mie compagne sentissero un pò loro questo premio”.
Ha infine concluso: “A volte nemmeno io so come faccio a gestire certe situazioni difficili. Gioco molto d’istinto, facendo ciò che mi viene spontaneo. So che però il mister ogni tanto vorrebbe rimproverarmi perché sono troppo innamorata del pallone. Di difetti ne ho tantissimi. Sono un pochino imprevedibile perché mi piace muovermi tanto e non dare punti di riferimento. Questo può essere un vantaggio, ma anche creare difficoltà alle mie compagne.”