Soldi e passione non bastano sempre a scrivere la storia. La Roma lo sa bene, così come lo sa Dan Friedkin, che in questi anni ha messo mani e portafoglio al servizio del club. Eppure, nonostante investimenti imponenti e colpi da copertina, la zona Champions continua a restare un traguardo sfuggente. A fare i conti, impietosi, è stato uno studio della Gazzetta: ad oggi la proprietà americana ha speso ben 958 milioni di euro per il progetto Roma. Cifra che sfiora il miliardo, tra spese vive, cartellini, ingaggi e infrastrutture. Un capitale che avrebbe dovuto segnare il cambio di passo definitivo verso le grandi d’Europa. E invece, la Roma è ancora lì: in corsa, sì, ma sempre ad inseguire.
Il sogno Champions che sfuma ogni anno
Nel calcio moderno, i successi si costruiscono anche – e soprattutto – con i bilanci: più vinci, più incassi, più puoi rinforzarti. Un circolo virtuoso che alla Roma non è ancora riuscito di attivare. Ogni stagione senza Champions non è solo un’occasione mancata sul campo, ma pesa come un macigno sulle strategie finanziarie del club. La verità è che la proprietà Friedkin ha provato a spingere sull’acceleratore: dall’ingaggio di Dybala, ai colpi Lukaku, fino all’ultima sontuosa campagna acquisti, 130 milioni per Dovbyk, Soulé, Le Fée, Kone e Artem Dovbyk.
Tanto entusiasmo, tante aspettative. Ma anche qualche scelta che oggi fa discutere. Come quella di affidare la panchina a Juric, poi esonerato, o la rincorsa disperata di Ranieri, capace di sfiorare la qualificazione Champions fino all’ultima giornata.
Un miliardo di investimenti, risultati da rilanciare
Cosa ha frenato davvero la Roma? Forse proprio la voglia di ottenere tutto e subito. Le prime campagne acquisti della gestione americana, infatti, hanno lasciato in eredità pesi tecnici ed economici ancora oggi presenti in rosa. In alcuni casi, la libertà lasciata agli uomini mercato ha portato a innesti poco funzionali. Cento milioni investiti nei primi rinforzi che, a distanza di anni, sono ancora lì a gravare sul progetto.
Ma se qualcosa è mancato in passato, ora l’obiettivo è ripartire con una nuova visione. Non è un caso che Dan Friedkin abbia scelto di affidare la guida tecnica a un allenatore esperto e metodico come Gian Piero Gasperini, con la collaborazione di Massara e il supporto strategico di un rinnovato staff dirigenziale.
Tempo di rialzarsi: la Roma di Gasperini vuole cambiare rotta
Dopo l’ennesima stagione chiusa con più rimpianti che certezze, è tempo di cambiare passo. Con Gasperini la Roma vuole finalmente trovare la stabilità tecnica necessaria per costruire un progetto vincente.
Ranieri, Gasperini e Massara sono chiamati a rimettere ordine, valorizzare la rosa e ridare identità a una squadra che, malgrado gli investimenti, non ha mai trovato continuità . Il miliardo già speso pesa, ma può anche diventare il trampolino giusto. Perché Roma merita un futuro europeo e i Friedkin sembrano ancora convinti di poterlo costruire. Ma stavolta, serve più strategia e meno fretta. La nuova Roma è chiamata a dimostrarlo, già dalla prossima stagione.