L’ennesima prova deludente non è stata digerita dai tifosi della Roma. I giallorossi, infatti, oltre a essere usciti sconfitti per 3-2 contro il Bologna hanno salutato il secondo allenatore nel corso della stessa stagione, ovvero Ivan Juric. Dopo Daniele De Rossi, dunque, l’incubo si ripete ma stavolta le motivazioni sono più che valide. Dal suo arrivo il tecnico croato, tra coppa e campionato, ha collezionato 4 vittorie, 3 pareggi e 5 sconfitte in 12 gare disputate, dando fin dal primo momento la sensazione di portare un’idea di calcio e una filosofia di gioco non adatta a una rosa come quella giallorossa. I risultati, del resto, si sono visti e hanno trovato nel match perso contro la Fiorentina la massima espressione negativa.
Dare la colpa a Juric, però, è insensato perché il tecnico ha semplicemente colto un’opportunità che gli si è presentata alla porta, dando il meglio di sé. La scelleratezza delle scelte e l’agire senza pensare e in maniera impulsiva, tipica di persone che non considerano le conseguenze, è tutta da attribuire ai Friedkin. Dan e Ryan, infatti, l’errore più grande l’hanno commesso a monte, esonerando De Rossi dopo avergli dato fiducia con un contratto di 3 anni e costruendo una rosa attorno alle sue idee di calcio.
Tutto ciò ha scatenato nervosismo e situazioni spiacevoli all’interno di Trigoria, con la formazione capitolina che non ha fatto altro che cedere mentalmente, partita dopo partita. Il dodicesimo posto in classifica, del resto, ne è la dimostrazione visti anche i soli 4 punti che separano la società della Città Eterna dalla zona retrocessione.
L’attesa straziante
Adesso più che mai il vero interrogativo è relativo a quello che sarà il prossimo allenatore della Roma. Le voci sono tante, ma per il momento nessuna conferma e ciò preoccupa il pubblico capitolino, soprattutto in vista dei prossimi impegni. Questo è uno dei tanti commenti rilasciati su X: “Una società seria avrebbe dovuto comunicare ieri sera, dopo mezz’ora dall’esonero di Juric, il nuovo allenatore. Ma in questo momento non siamo una società seria”. Insomma, l’attesa è diventata veramente straziante e la sensazione è che la società capitolina non sappia da dove attingere il prossimo nome.
