Manca sempre al fischio d’inizio del match tra Roma e Monza. Una gara che fa da spartiacque per quello che sarà il campionato e soprattutto gli obiettivi della formazione giallorossa. E questo lo ha detto anche Juric nella conferenza stampa della vigilia dove ha sottolineato l’importanza di conquistare i tre punti. Soprattutto la rosa capitolina sarà chiamata ad una grande prova di maturità e di coraggio. Da una parte, infatti, c’è ancora la ferita aperta della partita contro l’Elfsborg, mentre dall’altra c’è la consapevolezza di essere superiori ai biancorossi. Ed è proprio quest’ultimo aspetto che può essere un’arma a doppio taglio.
La Roma, infatti, non può permettersi di sottovalutare il Monza. Inoltre ad influire è anche un’altra grande sensazione, ovvero il fatto che nessuno abbia ancora superato l’esonero di Daniele De Rossi. La bandiera giallorossa è stata costretta dalla società ad abbandonare l’incarico di allenatore, lasciando spazio a Juric. Un tecnico di carattere, ma che se si osservano bene le parole e i comportamenti, sia dei calciatori che dei tifosi, sembrerebbe quasi un peso.
Che succede con Juric
Senza ombra di dubbio le parole di Pellegrini dove, nonostante fosse passato del tempo, parlava ancora del fatto che non era d’accordo sulla decisione della società, sono la prova esemplificativa del clima nella Capitale. A confermare ciò sono anche le voci, uscite negli ultimi giorni, di un possibile esonero di Juric se la gara contro il Monza non dovesse andare come sperato. Da qui, sempre secondo i rumors, ne conseguirebbe un possibile reintegro di De Rossi.
Insomma di cose se ne dicono molte, ma tutto fa pensare al fatto che Juric abbia ereditato una panchina fin troppo pesante. Non si parla di risultati, ma di cuore e soprattutto di una scelta fin troppo affrettata e che, nonostante ciò che si dica, difficilmente sembrerebbe ricollegabile alle prime gare non così brillanti.