Ci sono partite che a prescindere dal momento della stagione che si sta vivendo contano più di altre, nelle quali subentra quella voglia di prevalere sull’avversario per scrivere un nuovo importante capitolo di una rivalità che può avere radici profonde nel tempo. Sarà quello che proverà a fare la Roma, che stasera affronterà la Juventus nella trentunesima giornata di Serie A, in una sfida che ha tanto valore per i tifosi giallorossi e che, in questo preciso periodo storico, si presenta in un momento fondamentale per il campionato.
Battere i bianconeri, infatti, non sarebbe solamente un risultato prestigioso, ma permetterebbe anche di fare un importante balzo in classifica, alimentando le possibilità di guadagnarsi un posto nella prossima edizione della Champions League. Sarà dunque una partita cruciale quella che si appresta a giocare la formazione giallorossa, che ha una tradizione sicuramente complicata contro la Juventus, ma non senza partite memorabili che rimarranno per sempre impresse nella storia della Roma.
Pensando alla Vecchia Signora ed al suo nuovo allenatore Igor Tudor, che ha preso il posto dell’esonerato Thiago Motta, la mente torna in un battito di ciglia a quell’8 febbraio 2004, quando il club capitolino inflisse la seconda sconfitta più netta ai bianconeri dopo il 5-0 del marzo 1931. Un 4-0 sonoro che tutti ricordano non solo per il rotondo risultato, ma anche e soprattutto per il gesto di Francesco Totti rivolto proprio all’attuale tecnico bianconero che resterà per sempre un pezzo di storia giallorossa.
Cassano show, doppietta e bandierina rotta
Che quella serata allo Stadio Olimpico potesse trasformarsi in trionfo lo si capisce immediatamente dalle prime battute di gioco, con una Roma che controlla il ritmo e che gode di un match praticamente perfetto della sua coppia d’attacco. Totti e Cassano saranno infatti gli assoluti protagonisti di quei 90 minuti, anche se a sbloccare la contesa ci pensa al 13’ Dacourt, che dal limite dell’area trova una precisa conclusione di destro che si insacca all’angolino alla sinistra di Buffon.
Lo show dei due attaccanti giallorossi comincia poco più tardi, quando Totti va a centimetri da un gol spettacolare, ma il suo tiro al volo da fuori area si infrange sulla traversa interna rimbalzando poi prima della linea di porta. Ad inizio ripresa però il numero 10 giallorosso si riprende ciò che la sfortuna gli aveva negato, trasformando con grande precisione, ed un bacino al palo, un calcio di rigore procurato da Cassano, steso in area di rigore da Montero – che verrà poi espulso dopo pochi minuti per un brutto fallo su Totti – dopo un duetto proprio con il Capitano.
Nell’ultima parte della gara a prendersi la scena è Fantantonio, che al 70’ realizza la rete del 3-0 sfruttando una precisa punizione di Mancini, prima che Pelizzoli spenga completamente le velleità della Juventus parando un calcio di rigore a Trezeguet. A mancare in visibilio l’Olimpico, chiudendo una serata da sogno, è ancora Cassano, che sul secondo assist di giornata di Mancini incorna il poker ed esulta calciando e rompendo la bandierina, costringendo Collina ad estrarre il cartellino giallo e il numero 18 capitolino che risponde con un abbraccio.
L’iconico gesto di Totti
Se quest’esultanza rientra nel libro delle cassanate e rimane un aneddoto di questo match, il gesto iconico e che manda in estati il popolo giallorosso è stato quello con cui Totti si è rivolto a Tudor per “vendicarsi” di una gomitata sul muscolo. Al momento della standing ovation concessagli da Capello, il Capitano zittisce il croato ricordandogli con le quattro dita la batosta ricevuta. Shhh, 4-0 e a casa: miglior ricordo per approcciarsi ad un nuovo Roma-Juventus.