È durata solamente pochi mesi l’avventura a Roma di Mathew Ryan, arrivato nel corso del mercato estivo e, dopo una sola presenza in Coppa Italia contro la Sampdoria, già ceduto pochi giorni fa al Lens – con il quale ha esordito tenendo la porta inviolata nell’1-0 rifilato all’Angers – per una cifra di circa 800mila euro. L’australiano non è stata l’unico ad avere una parentesi decisamente breve con la maglia giallorossa. Lo stesso destino è toccato infatti ad Enzo Le Fee, passato al Sunderland, mentre ad aggiungersi alla lista presto sarà anche Hermoso, in direzione Bayer Leverkusen.
Ryan: “Quando non giochi regolarmente fa davvero male”
In un’intervista rilasciata a Lensois.com, Ryan ha spiegato quali siano stati i motivi che lo abbiano spinto a scegliere di lasciare la Capitale: “Quando non giochi regolarmente, fa davvero male. In questi momenti, dici a te stesso che non darai per scontata la prossima opportunità di giocare. Volevo venire qui, cogliere l’occasione e godermi di nuovo il campo. Farò quello che posso per aiutare la squadra. Sono davvero orgoglioso di far parte della squadra e di aver mantenuto la porta inviolata. È l’inizio migliore”.
L’estremo difensore australiano è poi andato nel dettaglio, sottolineando come non fosse soddisfatto del non essere regolarmente impiegato: “Non volevo essere il numero 2? Esatto, ovviamente è per questo che ho scelto di lasciare Roma. Non ero soddisfatto della quantità di tempo di gioco che avevo a disposizione. C’era un certo interesse per Lens. Visto il modo in cui sono andate le cose, adesso sono qui”.
Nuova vita al Lens
Ryan ha sottolineato poi la propria volontà di concludere al meglio la stagione con il Lens, provando a portarlo il più in alto possibile in classifica: “Come ho detto, cerco di fare del mio meglio ogni giorno per rendere la squadra il più forte possibile. C’é molto da giocare in questa stagione. Ci sono molte partite europee da giocare. Sto affrontando la situazione un giorno alla volta, cerco di fare del mio meglio. Voglio provare a vincere quante più partite possibile. Se lo faccio, creerò molti bei ricordi. Questa è la mia motivazione”.