Le lancette dell’orologio scorrono sempre più veloci e la Roma si appresta a tornare in campo. Reduci dalla sconfitta per 3-2 contro il Bologna, i giallorossi hanno deciso di rendere realtà una scelta che appariva nell’aria di diverse settimane. Si tratta dell’esonero di Ivan Juric, reo di aver vinto solo 4 partite su 12 disputate. Il coach di Spalato doveva risultare il volto della rinascita, dopo l’addio di Daniele De Rossi. Al posto del tecnico croato, i Friedkin hanno optato per il Claudio Ranieri-tris, una decisione ponderata per ridare serenità e tranquillità ad un ambiente caotico.
L’allenatore di Testaccio è consapevole di dover compiere un’altra delle grandi imprese della sua carriera, prima di ritirarsi ed entrare a far parte dell’organigramma societario capitolino. Il 73enne dovrà portare la nave in un porto sicuro e, per farlo, avrà bisogno di costruire una base solida. Uno degli elementi principali del nuovo corso della Roma risponderebbe al nome di Gianluca Mancini. Quest’ultimo sarebbe pronto a prendere in mano le redini di retroguardia, dando prova di essere un punto fermo del presente e del futuro della Lupa.
Roma, Mancini a caccia di riscatto
Si può dire con estrema certezza che la prima parte di stagione di Mancini sia stata al di sotto delle aspettative. Dopo anni nei quali è stato il pilastro della difesa della Roma, il classe 1996 ha sofferto un avvio di annata complicato insieme al resto dei compagni, dando prova di soffrire gli attaccanti avversari. Il cambio di allenatore da Juric a Ranieri, però, potrebbe consegnare nuova linfa vitale al 28enne. Già, perché il coach di Testaccio è sempre stato un fautore della fase difensiva, dell’equilibrio nel rettangolo verde.
Fisicità, senso della posizione, capacità di colpire nel gioco aereo: Mancini ha tutto ciò che serve per dimostrare di essere il leader della nuova Roma griffata Ranieri. In vista della gara contro il Napoli, in programma domenica 24 novembre, l’italiano partirà dal 1′ minuto al centro della linea difensiva a 4 al fianco di Evan N’Dicka. Il ragazzo nato a Pontedera riuscirà a tornare sui suoi livelli? Soltanto il campo saprà dare le risposte desiderate.