Reduce dalla vittoria per 3-2 con il Porto, per la Roma non c’è tempo di rimanere incollati al passato. I giallorossi hanno strappato il pass per gli ottavi di finale grazie ad un doppio confronto perfetto. Il focus si sposta totalmente sul campionato, lì dove c’è da sfruttare il passo falso del Bologna con il Parma e quindi avvicinarsi all’8° posto. I capitolini stanno continuando a preparare la prossima gara con il Monza, in programma lunedì 24 febbraio alle 20:45 allo stadio Olimpico. Una gara da non sottovalutare, contro un cliente che darà l’anima dovendo mettere in cascina punti per rientrare in lotta per la salvezza.
Claudio Ranieri sa che questa potrebbe risultare una tappa cruciale per la crescita della sua squadra, sempre più in forma in questo inizio di 2025. A due giorni dal fischio d’inizio del match, il tecnico dei biancorossi Alessandro Nesta ha parlato in conferenza stampa, presentando i rischi del duello con la Lupa: “La partita è stata studiata in un certo modo, non ci difenderemo in otto. Cercheremo di essere equilibrati pur sapendo che sarà complicata. Non andremo a fare barricate, anche perché contro questa Roma prima o poi il gol lo prendi”.
L’allenatore dei brianzoli ha proseguito: “La posizione di classifica è quella che è, ma i calciatori sono sempre stati tranquilli e rassicurati. Chiaramente, ci sono dei momenti in cui servono testa e motivazione giusta. Ciò che conta è voler rimanere in un certo posto. Per vincere le gare serve qualcosa in più. Keita può darci qualcosa a gara in corso, Birindelli si è fatto male di nuovo in allenamento, Pessina e Gagliardini non sono ancora a disposizione”.
Roma-Monza, Nesta: “Sento questa partita”
Quella di lunedì sarà una serata particolare proprio per Nesta, considerato un punto fermo della storia della Lazio, storica rivale della Roma: “Sono cresciuto nella Capitale e sono entrato in biancoceleste ad 8 anni. Ho sempre visto il derby, ho anche giocato quello di Milano ma in tranquillità. A Roma è tutta un’altra cosa, il calcio è una cosa importante e non solo uno sport. Si vive anche di passato, sento questa partita“.