Tre vittorie e tre pareggi. Oppure, se vogliamo alzare il rischio, anche quattro vittorie e due sconfitte. In entrambi i casi, fanno 12 punti. Come scrive il Corriere dello Sport, è questo il minimo raccolto necessario per consentire alla Roma di chiudere la stagione con un biglietto europeo in tasca. Non necessariamente per la Champions – che a Trigoria considerano un traguardo quasi irrealizzabile – ma almeno per garantirsi un posto in Europa League. O nella peggiore delle ipotesi, l’accesso ai preliminari di Conference League.
I distacchi
Il distacco dalla Juventus, quarta, resta contenuto (-5), ma il club non si fa illusioni: il vero obiettivo, in questo momento, è il quinto posto. O anche il sesto, che potrebbe comunque bastare se il Milan non dovesse vincere la Coppa Italia e restasse fuori dalle prime sei. In fondo, basterebbe non sbandare: da dicembre in poi, la Roma ha raccolto 38 punti in 16 giornate, una media da scudetto (2,37). Per concludere il campionato a quota 66 – che sarebbe il miglior risultato degli ultimi quattro anni – basterebbe tenere un ritmo da 2 punti a gara.
Ranieri lo sa. Dopo i due pareggi con Juventus e Lazio, serviti più a non perdere che a rilanciarsi, la Roma deve tornare a vincere. Il primo passo è sabato sera contro il Verona all’Olimpico: match da non sbagliare per salire a 57. Poi la parte più difficile: le quattro sfide ad alta tensione contro Inter (fuori casa), Fiorentina (in casa), Atalanta (a Bergamo) e Milan (all’Olimpico). In chiusura, un Torino probabilmente già in vacanza.
Il calendario sarà durissimo. Ma l’Europa non è ancora scappata. Se la squadra di Ranieri riuscirà a mantenere il ritmo, il sogno non è impossibile.