È ormai noto che la Roma non sia in un periodo felice: l’ennesimo esonero della stagione, i risultati sul campo che faticavano ad arrivare, hanno creato in tutto l’ambiente nervosismo e disagio, tanto da costringere i Friedkin a richiamare sulla panchina un traghettatore che dell’ambiente giallorosso ne sa qualcosa Toccherà infatti a Claudio Ranieri riaprire un nuovo ciclo, fatto di fiducia, coraggio e voglia di giocare con e per la maglia capitolina.
Il compito di Ranieri però è abbastanza arduo e ribaltare le dinamiche sarà piuttosto difficile. Basta infatti pensare che ormai la Roma in trasferta non vince più, dal lontano Udinese-Roma, vinto nel giorno di recupero grazie ad un fortuito colpo di testa di Bryan Cristante. Da allora si è conclusa una stagione, sono arrivate nuove leve nella sessione di calciomercato eppure il risultato non è cambiato. In 23 gare esterne nel 2024 in tutte le competizioni infatti, la squadra capitolina ha vinto solo in 5 occasioni: Salernitana, Frosinone, Monza,Milan e Udinese.
Roma, Ranieri cura il mal di trasferta
L’avventura di Claudio Ranieri sulla panchina della Roma inizierà con la trasferta più complicata di tutte, ovvero quella al Maradona, per sfidare la Roma di Antonio Conte, attualmente al primo posto in classifica. Il tecnico di Testaccio dovrà dunque andare a comprendere quali siano le eventuali difficoltà che i giallorossi affrontano fuori casa, provando a trovare un antidoto che faccia in modo che la tendenza sia totalmente invertita.
Partire proprio da Napoli non sarà facile e sicuramente Claudio Ranieri avrà bisogno di tempo prima di far comprendere al 100% i propri diktat ai giocatori giallorossi, metà di questi ancora fuori con le rispettive Nazionali. Servirà pazienza e dedizione, tutte qualità mancate fino a questo momento tra le fila capitoline. Sarà inoltre utile comprendere lo stato psicologico delle pedine a disposizione per provare a far scendere in campo quelli migliori e capaci anche di affrontare la pressione di dover portare punti fuori casa per risollevare la classifica che per adesso piange.
