Luis Enrique ha raggiunto con il suo PSG la finale di Champions League, dove il prossimo 31 maggio sfiderà l’Inter di Simone Inzaghi all’Allianz Arena di Monaco di Baviera. Il tecnico spagnolo, che ha allenato la Roma nella stagione 2011/2012, insegue il secondo trionfo nella massima competizione europea dopo quello nel 2015 alla guida del Barcellona.
Sull’esperienza di Luis Enrique alla Roma è tornato a parlare Walter Sabatini, ex direttore sportivo dei giallorossi. Queste le sue parole rilasciate ai microfoni di Tuttosport: “Io l’ho portato alla Roma dopo averlo seguito e fatto seguire da allenatore del Barcellona B. Parliamo di un uomo dal profilo morale ed etico inimmaginabile nel nostro mondo. La sua cultura calcistica è quella che poi ha preso piega in tutta Europa. È un allenatore evoluto, ha 10 anni di vantaggio sugli altri“.
Sabatini: “Oggi la Roma sarebbe prontissima a riaccoglierlo”
A Sabatini è poi stato chiesto se Luis Enrique e Inzaghi sono attualmente i migliori tecnici al mondo: “Simone era già molto bravo ai tempi della Lazio. Dove giocata un calcio importante. Poi all’Inter è diventato mostruoso. Si è abituato a ragionare in modo diverso, in nerazzurro la vittoria è una necessità, non un’opzione. La pressione è totale, c’è una tradizione da rispettare. Luis Enrique alla Roma non accettò le nostre richieste, quasi disperate, di un contratto lungo. Non era stato rispettato da alcune frange della tifoseria, non solo andò via, ma restò fermo un anno. Poi andò al Celta Vigo quindi, da figlio del Barcellona ecco il Triplete, lanciando pure calciatori giovanissimi, cosa che ha fatto pure in nazionale, tracciando la strada per i successi della Spagna“.
L’ex ds giallorosso ha poi concluso: “Uno sorta di Ufo per l’Italia ai tempi? Sì, poi oggi la Roma sarebbe prontissima a riaccoglierlo. Allora forse era presto. Resto orgoglioso di averlo scelto. Marquinhos? Da 10 anni è il capitano, lo portai alla Roma quando ne aveva 18. Fu subito titolare“.