Roma, servono nuovi dirigenti: i Friedkin pensano ad Amendola

Prosegue il preoccupante vuoto dirigenziale che caratterizza la Roma, con i Friedkin chiamati ad intervenire al più presto: oltre al nuovo CEO, si pensa all'ingresso in società di Antonio Amendola

Redazione Solo la Roma
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Friedkin, proprietari della Roma

Boccata d’ossigeno per la Roma grazie alla vittoria contro il Torino per 1-0, che permette di aggiungere punti in classifica e di provare a ricucire piano piano un rapporto con la tifoseria al momento compromesso. Giallorossi aggrappati a Dybala, che risolve il match e toglie momentaneamente le castagne dal fuoco, ma il quadro globale del club resta critico, soprattutto nelle fondamenta. Per rinascere davvero servono anzitutto nuovi dirigenti di un certo spessore, che facciano dimenticare il caos degli ultimi mesi.

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In questo senso si stanno muovendo i Friedkin, e stando a La Repubblica, questi starebbero pensando all’ingresso in società di Antonio Amendola. Il vuoto di figure dirigenziali è evidente dopo l’allontanamento di Lina Souloukou, con Lorenzo Vitali come amministratore delegato ad interim e Ghisolfi per l’aerea sportiva che stanno da soli tenendo su la baracca. Ora questa nuova possibilità, con il 54enne di Bari che non è passato inosservato ieri, all’Olimpico, intento a gustarsi il match della Roma con sciarpa e cappellino addosso.

Chi è Antonio Amendola?

Che i Friedkin si affidino spesso ad elaborati algoritmi per scelte come queste è risaputo, e ci sono alcune informazioni che li portano a guardare con interesse ad Antonio Amendola: nel suo curriculum ci sono 15 anni d’esperienza in Agcom ed una consulenza per Antonello Giacomelli, sottosegretario al Ministero dello Sviluppo Economico, con delega alle Telecomunicazioni nei governi Renzi e Gentiloni. A ciò si aggiunge la direzione delle relazioni internazionali dei big della telefonia statunitense At&t, e la fondazione di Shoot4change, network fotografico internazionale.

Da Amendola al CEO

Il nome di Amendola gira per i corridoi di Trigoria già da qualche giorno, un profilo che mette gli occhi a cuoricino ai Friedkin. Accanto a lui però rimane il discorso nuovo CEO, posto vacante da ormai più di un mese. Il nome di Antonello rimane il più gettonato, anche se i vari algoritmi della proprietà americana potrebbero tirare fuori un nume esotico a sorpresa. Sicuramente non sarà Carnevali, concentrato sul suo Sassuolo benché lusingato dall’interesse di un club importante come la Roma. Un passo alla volta, la rinascita giallorossa deve necessariamente partire da dirigenti capaci e posti nei ruoli a loro congeniali.

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