Archiviata la sconfitta per 3-2 contro il Bologna, la Roma ha deciso di cambiare nuovamente guida tecnica. Al termine della gara con i felsinei, infatti, i giallorossi hanno esonerato Ivan Juric. Una scelta che era nell’aria da tempo e che si è tramutata in realtà, dopo l’ennesima debacle stagionale. Dopo giorni di riflessioni ed analisi, i Friedkin hanno optato per il ritorno di Claudio Ranieri, alla terza esperienza sotto l’ombra del Colosseo. Il coach di Testaccio sarà chiamato a riportare serenità e tranquillità in un ambiente che appare sempre più caotico.
Il 73enne dovrà effettuare delle valutazioni importanti sulla rosa a sua disposizione e ne avrà l’opportunità, durante la sosta per le Nazionali. Uno dei calciatori che potrebbe beneficiare dalla cura del tecnico capitolino risulterebbe essere Matias Soulé, reduce da un avvio di annata tutt’altro che esaltante. Lo stesso Ranieri aveva speso parole al miele per lui la scorsa stagione, dopo la sfida di ritorno tra il suo Cagliari ed il Frosinone, finita 3-1 per i ciociari: “Quando hai campioni come lui, che calciano come facevano Maradona e Zico, devi soltanto applaudire. Questo è il bello per chi viene allo stadio e paga il biglietto. Chi ha questi calciatori se li tiene o li ricerca, devi solo fare i complimenti”.
Roma, Soulé vuole riscatto
L’annata di Matias Soulé è iniziata al di sotto delle aspettative. Arrivato nell’ultima sessione estiva di calciomercato dalla Juventus, per una cifra pari a 25.6 milioni di euro, l’argentino sembrava poter essere l’astro nascente della Roma. Il salto in una piazza ambiziosa come quella giallorossa, dopo l’avventura al Frosinone, è stato però troppo grande ed il 21enne non è ancora riuscito a reggere la pressione.
Il classe 2003 non è mai entrato nei meccanismi della formazione titolare, pur avendo le qualità e le carte in regola per diventare un calciatore importante con i capitolini. Tecnica, capacità di saltare l’uomo, classe: Soulé non è uno dei tanti ma deve dimostrare di saper rendere anche in un contesto di prima caratura come quello della Roma. La palla passa ora a Ranieri, chiamato a far diventare il ragazzo nato a Mar del Plata un esterno offensivo dai numeri altisonanti. La risposta la darà, come sempre, il campo.