Vietato sbagliare. Questo è l’imperativo con cui la Roma affronterà la gara con il Verona, che permetterà di capire se i giallorossi riusciranno a tornare alla vittoria dopo i pareggi con Juventus e Roma. Due 1-1 consecutivi in altrettanti scontri diretti che hanno allontanato la formazione di Ranieri dalla zona Champions League, che adesso sembra essere più difficilmente raggiungibile, se non impossibile come ha spiegato lo stesso tecnico di Testaccio in conferenza stampa.
L’obiettivo continentale però resta, con la Roma che è perfettamente in corsa per un posto quantomeno in Europa League. Per poter però provare a recuperare posizioni in classifica, salendo dall’attuale settima, servirà ritrovare i tre punti. Dopo una lunga, faticosa e straordinaria rimonta, per i giallorossi è arrivato il momento della verità , dato che nelle prossime settimane saranno altri scontri diretti a decidere il destino di questo campionato.
Prima però ci sarà da battere il Verona, cosa che i capitolini hanno già fatto per 34 volte nella propria storia. Oggi andremo a ripercorrere due tappe del passato, contraddistinte da successi della Roma a cavallo tra la fine degli anni 90 e l’inizio del 2000, arrivati entrambi allo scadere. Due vittorie allo Stadio Olimpico nei pressi del 90′ e che sono state caratterizzate da gol, spettacolo, rimonte e contro rimonte.
Roma-Verona 4-3, la doppietta di Candela regala i tre punti
Il match andato in scena il 9 marzo 1997 assomiglia più ad una montagna russa e regala emozioni fin dai primi minuti di gioco. La Roma è reduce da due pareggi consecutivi e nell’ultima partita casalinga non è andata oltre l’1-1 con il fanalino di coda Reggiana. I giallorossi di Carlos Bianchi provano allora a partire forte per cercare di vivere un pomeriggio tranquillo, ma la rete al 3′ di Di Biagio, che sfrutta un rimpallo sul direttore di gara Lana, è solamente un’illusione.
I giallorossi non riescono infatti a raddoppiare e così tra il 32′ ed il 36′ arriva la doccia fredda, con i gol di Maniero e Caverzan che ribaltano la situazione portando incredibilmente in vantaggio il Verona, che si presentava a questa sfida da penultimo in classifica. Il primo tempo però riserva continui colpi di scena e dal nulla, al calare dei primi 45 minuti, la Roma trova le forze prima di pareggiare grazie alla prima rete capitolina di Candela ed al tocco vincente di un giovanissimo Francesco Totti.
Sembrerebbe il preludio ad una ripresa in cui la formazione di Bianchi possa gestire il vantaggio ed invece al 61′ è Orlandini a pareggiare ancora una volta i conti. Il terzo pareggio consecutivo sembra ormai dietro l’angolo, ma quando al 90′ manca un solo giro d’orologio ci pensa ancora Candela. Grazie ad una percussione palla al piede ed un gran tiro da fuori area, il francese sigla la seconda marcatura in giallorosso, che vale la propria doppietta personale e tre punti per la Roma.
Roma-Verona 3-2, Batistuta completa una rimonta da sogno
Quasi cinque anni più tardi sono sempre i minuti finali a decidere un Roma-Verona che viene ricordato per la straordinaria rimonta nel secondo tempo. In avvia di partita i giallorossi sembrano poter creare i presupposti per passare in vantaggio senza però riuscire a concretizzare, prima di subire al 44′ il gol di Mutu, che sfrutta un errore in fase di impostazione e si invola verso la porta di Antonioli, battendolo con un violento sinistro sul primo palo che gela l’Olimpico.
La gara sembra però compromettersi definitivamente nemmeno dopo 10 minuti della ripresa, con il Verona che sigla il raddoppio ancora grazie a Mutu. Proprio quando il secondo gol degli scaligeri sembra mandare ko la Roma, ecco l’immediata reazione grazie ad Assuncao, che solamente sessanta secondi più tardi si libera poco fuori la lunette dell’area accorciando le distanze con un sinistro a fil di palo. Al 63′ poi Capello azzecca il cambio inserendo Cassano al posto di Delvecchio: passa un minuto e l’attaccante barese firma il 2-2.
Cafù dalla destra fa partire un preciso cross e il numero 18 giallorosso colpisce al volo nel migliore dei modi trovando la traiettoria per superare Ferron. Il pareggio da nuova linfa alla Roma, che si getta in avanti alla ricerca del gol del sorpasso, ma Batistuta non sfrutta un paio di interessanti occasioni. Batigol non sembra in giornata, ma gli istanti finali sorridono ai giallorossi, condannando ancora il Verona. Su uno degli ultimi palloni della sfida, l’argentino trova la zampata con una deviazione da bomber d’area di rigore: 3-2, rimonta completata e corsa liberatoria sotto la curva.