Dovrà necessariamente essere un 2025 di grandi cambiamenti in casa Roma, e questi stanno già prendendo forma in questo primo mese dell’anno. La squadra verrà rivoluzionata tra gennaio ed estate prossima, Antonello prenderà la carica di nuovo CEO lasciata scoperta da Lina Soulookou, Ranieri ha confermato che smetterà di allenare a fine stagione, rendendo necessario un nuovo tecnico di spicco, e c’è da valutare anche la posizione di Ghisolfi. Non una sorpresa quest’ultima in effetti, vista il mercato estivo condotto dal Ds francese.
Una campagna acquisti che ha visto la proprietà sfondare il tetto dei 100 milioni di spesa, e per cosa? Un Soulé disastroso fin qui, un Le Fée inesistente e già ceduto al Sunderland, un Dovbyk da 6– in pagella, per non parlare delle scommesse Hermoso, Dahl e Abdulhamid tutte fallite. Oltre a Hummels, le uniche operazioni vincenti sono state Koné e Saelemaekers, nomi che Ghisolfi stentiamo a credere avrebbe sondato senza la pressione forte di De Rossi, che li voleva alla sua corte.
Di qui la possibilità per la Roma di pensare ad un nuovo direttore sportivo, con Giovanni Sartori desiderio numero uno della proprietà . Un dirigente italiano, esperto, che negli ultimi anni si è rivelato uno dei migliori nello scovare talenti e nel trattare giocatori poi esplosi, e proprio per questo il Bologna non ci sta: dato il contratto in scadenza a fine stagione, sia Tuttomercatoweb.com che Nicolò Schira confermano che Joey Saputo sarà presto in città per pianificare il rinnovo fino al 2027, suo e di Marco Di Vaio. Trapela fiducia massima circa la firma dei due capisaldi del mercato felsineo, con i giallorossi che dovranno guardare altrove.
Opzione Sogliano per il post Ghisolfi
Ammesso e concesso che Ghisolfi sia realmente costretto a dire addio, Sartori non è l’unico nome spuntato fuori ultimamente, anche se la lista è destinata ad allungarsi. L’opzione Sean Sogliano non è da escludere, più che altro per un motivo: Il Verona ha da poco cambiato proprietà , e quando ciò accade tutti i dirigenti presenti devono passare attraverso una chiacchierata con chi prende il comando, per vedere se obiettivi e pensieri sono allineati. Per il momento in casa scaligera non si registrano attriti, ma qualora le strade dovessero separarsi, la Roma potrebbe cogliere l’occasione.