Calciomercato finalmente in archivio, con l’attenzione che, da qui fino a fine stagione, sarà totalmente rivolta alle partite. Il prossimo appuntamento per la Roma è questa sera, in un cruciale quarto di finale di Coppa Italia contro il Milan nel quale la speranza è quella di ritrovare un Dovbyk in cerca di gloria. Conquistare la semifinale è il primo obiettivo, e prima di affrontare poi l’andata del play-off di Europa League, contro il Porto la prossima settimana, c’è la trasferta di Venezia, nel lunch match delle 12:30 di domenica 9 febbraio.
Altra sfida importante, questa volta per continuare una difficile rimonta in campionato verso le zone nobili della classifica, forse da affrontare senza il calore della propria gente. A gelare il sangue dei tifosi giallorossi ci ha pensato l’ONMS (Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive), la cui proposta è trasferta vietata ai tifosi della Roma a Venezia e ai tifosi dell’Udinese a Napoli. Il tutto conseguente ai fatti che hanno visto gli ultras friulani bloccare il treno che stava riportando quelli lagunari verso casa, provocando scontri e disagi importanti all’altezza di Basiliano.
Improta: “l’esito è quasi scontato”
La riunione dell’OMNS si è svolta ieri in Viminale, ed ora le indicazioni date verranno recepite e discusse oggi nel corso del Comitato di analisi per la sicurezza delle manifestazioni sportive, per poi essere inviate ai prefetti delle città interessate per l’emissione dei decreti di divieto di vendita dei biglietti. Una mossa dura destinata sicuramente a creare non poche polemiche tra i tifosi, che si vedrebbero costretti a rinunciare a seguire la Roma nella lunga trasferta di Venezia.
Così si è espresso Maurizio Improta, che ha presieduto la riunione dell’OMNS: “La prima valutazione degli incontri di calcio a rischio la facciamo noi in Osservatorio sulla base di indicazioni che ci danno le questure. Il comitato invece, che è un organo più ristretto, fa le valutazioni su come impostare il suggerimento ai prefetti, perché poi alla fine non siamo noi tecnicamente ad emettere il divieto. Il documento viene inviato ai prefetti e ai questori, ei primi fanno le ordinanze di divieto dei biglietti. Comunque l’esito di tale faccenda è quasi scontato“.