Concentrazione dell’ambiente totalmente rivolta alla sfida contro il Como, fondamentale per non vanificare ciò che si è visto nelle ultime settimane e continuare il percorso di rinascita sotto la provvidenziale guida di Ranieri. Alle porte però c’è anche un calciomercato che deve portare novità in casa Roma, che aiutino a rilanciarsi verso gli obbiettivi stagionali. Il programma tra nuovo allenatore e colpi di gennaio è già in cantiere, e nell’immediata una delle priorità è certamente un vice Dovbyk all’altezza.
Il gigante ucraino vive un momento di flessione importante, sia per questioni fisiche, tra l’influenza avuta la settimana scorsa e i fastidi al ginocchio, sia per una carestia di gol che si protrae dal 3 novembre, giorno della sconfitta per 3-2 a Verona. Dietro di lui un Shomurodov generoso ma non adatto a sostenere l’attacco della Roma, con Ranieri che si sta affidando molto di più alla soluzione Dybala falso nueve. Probabile dunque che una punta arriverà , e non c’è solo Raspadori in lista.
Lo sgusciante attaccante del Napoli è un identikit che piace molto per duttilità , ma bisogna tenere in considerazione il muro Conte, e dunque occhio a Beto. Decisamente deludente l’esperienza in Premier League all’Everton e tanta voglia di rilanciarsi per il portoghese, proprio in quel campionato che l’aveva visto esplodere all’Udinese. Sulle sue tracce anche il Torino, che monitoria lui e Arnautovic per sostituire il lungodegente Zapata. Stando a Tuttosport però, se Ranieri dovesse indicare lui come rinforzo richiesto, la Roma sarebbe in vantaggio.
Everton e Roma: la proprietà è la stessa
Non tanto per un discorso economico, visto che in Italia, si sa, a gennaio i soldi da spendere non sono molti per tutti. L’asso nella manica sarebbero i Friedkin, e il motivo è facilmente intuibile: Everton e Roma condividono la stessa proprietà , quella dei due americani appunto, cosa che non potrebbe che agevolare la trattativa tra i due club rispetto a squadre terze interessate. Un discorso che andrà sviluppato bene nelle prossime settimane quello del vice Dovbyk, per poi dare un’occhiata, in base a cosa offre il mercato, anche alle corsie esterne, sebbene la scoperta di Saud Abdulhamid costringa a nuove riflessioni.