Uno dei doppi ex della sfida tra Roma ed Inter è Amantino Mancini, che nel corso della sua carriera ha vestito entrambe le maglie. In un’intervista rilasciata a Leggo, il brasiliano non ha solo parlato del match di stasera, dicendo anche la sua sull’esonero di De Rossi e sull’arrivo di Juric.
Queste le sue parole sull’addio dell’ex tecnico: “L’ho vissuto molto male. Ha detto bene Totti, lo hanno usato come un parafulmine. È come se ci si fosse dimenticati che quando lui è arrivato in panchina, nel bel mezzo dello scorso campionato, ha risollevato le sorti di una squadra che aveva molti problemi. Daniele ha fatto un gran lavoro, parlando sempre chiaro e proponendo un tipo di calcio che fino a qualche mese fa veniva elogiato da tutti. Certo, la partenza non è stata positiva. Ma la società avrebbe dovuto aspettare ancora un po’. Non lo meritava, mi dispiace tanto perché sono che persona è“.
Su Juric: “Andrebbe supportato e rispettato. Invece sento che alla prima difficoltà già si parla di esonero. Come si fa a dare continuità ad un progetto tecnico così? La Roma a Monza è stata sfortunata, di sicuro deve migliorare soprattutto dal punto di vista degli atteggiamenti. Ma ha una buona rosa e anche un gioco che potrà portare risultati. La società dovrebbe intraprendere una strada e non cambiarla alla prima buca che si incontra lungo il percorso”.
Mancini su Roma-Inter: “Servirà intensità, Dovbyk bomber vero”
Mancini si è poi espresso riguardo Roma-Inter: “Impresa impossibile? No, direi di no anche perché l’Inter ha dimostrato di essere più vulnerabile dello scorso anno soprattutto in difesa. Ovviamente servirà una gara molto intensa e in cui non puoi permetterti di sbagliare i gol che hai fallito a Monza. Ma non è una gara scontata. Chi può risolverla? Spero torni Dybala, ma in questo momento vedo meglio Dovbyk. Ha confermato di essere un bomber vero e il centravanti moderno che serviva. Certo, dovrebbero arrivargli più palloni”.
Il brasiliano ha concluso con i ricordi di questo match quando lui era in campo: “Esaltanti. Roma e Inter in quegli anni si contendevano scudetti e coppe, era sempre una battaglia. Il ricordo più piacevole è il nostro 6-2 in finale di Coppa Italia. Ovviamente il mio cuore è più legato alla Roma, ho passato anni bellissimi nella Capitale. Quella sfida era inferiore per intensità solo al derby”.