Come ben si sa, la Roma è ormai una certezza quando si tratta di cedere talenti che poi diventano grandi. L’esempio più importante è Lorenzo Pellegrini, poi ripescato dal Sassuolo, ma anche lo stesso Frattesi che sta facendo le fortune dell’Inter. Non bisogna poi dimenticare Scamacca che, al di là dell’ultimo infortunio subito, lo scorso anno ha trascinato l’Atalanta a suon di gol, fino ad arrivare al possibile rimpianto di Bove. Edoardo, infatti, nell’ultima sessione estiva di calciomercato è stato lasciato andare alla Fiorentina dove, oltre a giocare con grande continuità, si sta mettendo in mostra con buone prestazioni. Ma a mancarne all’appello è ancora uno: Volpato.
Il classe 2003 sta letteralmente incantando la Serie B con la sua tecnica. In particolar modo a stupire sono state le due reti realizzate contro il Cittadella, gara vinta per 6-1 dal Sassuolo, e il Brescia, dove i neroverdi hanno trionfato per 5-2. In tal senso la paura più grande è che la Roma possa aver ceduto prima del tempo un talento che avrebbe fatto comodo e che sarebbe potuto rimanere. Quindi si tratterebbe dell’ennesimo errore di valutazione, o per meglio dire, di mancanza di pazienza da parte della società e dello staff nell’attendere il tempo necessario ed inevitabile per la crescita di un futuro gioiellino.
Questo, però, poco importa al Sassuolo che si gode Volpato. Dopo un unizio di stagione burrascoso, infatti, anche grazie alle prestazioni dell’ex Roma i neroverdi si sono ripresi e viaggiano spediti verso le prime posizioni. Il terzo posto per il momento è una certezza, con Spezia e Cremonese che non si trovano così distanti, soprattutto considerando che il campionato è ancora molto lungo e ricco di insidie e possibilità.
Pisilli, un talento da preservare
La Primavera della Roma da qualche anno a questa parte sta facendo un grande lavoro con i giovani. Ceduto Bove a passare in sordina è stato Pisilli che sta letteralmente conquistando i tifosi giallorossi e anche lo stesso Juric a suon di grandi prestazioni. Un calciatore con personalità, che va sempre alla ricerca della giocata verticale e soprattutto che non si ferma mai. Ma anche sorge la paura e la speranza è che la società capitolina non provi subito a monetizzare da questo suo exploit al termine della stagione.