Rock in Roma 2025 entra nel vivo: grandi concerti a Capannelle e Auditorium

Rock in Roma 2025 entra nel vivo: due mesi di concerti tra Capannelle e Auditorium. Tutto il programma e i grandi nomi sul palco

Marta Visconti
Marta Visconti - Collaboratore
4 min di lettura

Roma è pronta a vivere due mesi di grande musica. È partita ufficialmente la quindicesima edizione di Rock in Roma, il festival internazionale che da anni porta nella Capitale alcuni tra i più importanti nomi della scena musicale italiana e internazionale. Un appuntamento che, di stagione in stagione, continua a crescere: oltre 20 concerti, tra giugno e agosto, ospitati nelle due venue simbolo dell’estate romana – l’Ippodromo delle Capannelle e la Cavea dell’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone.

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Un weekend di grandi live: Tananai e Lucio Corsi sul palco

Questo fine settimana, saranno Tananai e Lucio Corsi ad accendere il pubblico dell’Ippodromo:

  • Giovedì 19 giugno → Tananai
  • Sabato 21 giugno → Lucio Corsi

Due live attesissimi che inaugureranno un calendario ricchissimo, capace di spaziare tra i generi – dal rock al pop, dal rap alla musica indie – con un’offerta trasversale e inclusiva.

Il calendario di Rock in Roma 2025: i concerti da non perdere

Locandina Rock in Roma 2025
Locandina Rock in Roma 2025

Ecco i principali appuntamenti all’Ippodromo delle Capannelle:

  • 18 giugno Fontaines D.C.
  • 19 giugno Tananai
  • 20 giugno Mai dire Goku
  • 21 giugno Lucio Corsi
  • 24 giugno Finley
  • 28 giugno Teenage Dream
  • 8 luglio Willie Peyote
  • 10 luglio Nanowar of Steel
  • 11 luglio Tony Boy
  • 13 luglio Lazza
  • 15 luglio Ghali
  • 16 luglio The Black Keys
  • 19 luglio Sfera Ebbasta
  • 20 luglio Peso Pluma
  • 22 luglio Irama
  • 24 luglio Luchè
  • 1 agosto The Smashing Pumpkins

Alla Cavea dell’Auditorium Parco della Musica il 19 luglio è in programma anche il live di Joe Bonamassa.

Un festival che ha fatto la storia della musica live a Roma

Nato nel 2009, Rock in Roma si è affermato come una delle kermesse più apprezzate d’Europa: in quindici edizioni, ha portato nella Capitale oltre 300 concerti e più di 3 milioni di spettatori.

Un format visionario, come sottolineano i fondatori e direttori artistici Maxmiliano Bucci e Sergio Giuliani:

Abbiamo sempre voluto creare un festival multigenere, che potesse attrarre un pubblico plurigenerazionale e far diventare Roma una tappa imprescindibile per i grandi nomi del music business internazionale.

Grazie alla collaborazione con THE BASE e alla consulenza artistica di Armando Perticaroli, Rock in Roma ha saputo costruire negli anni un’identità fortissima, accogliendo star come The Rolling Stones, Bruce Springsteen, Metallica, Radiohead, Muse, Iron Maiden, Arctic Monkeys, Måneskin, solo per citarne alcuni.

Un festival per tutti: inclusione e sostenibilità

Rock in Roma è anche musica per la pace e per l’inclusione: il festival ospita nelle sue aree Save the Children, che porta avanti campagne a tutela dei bambini a rischio in tutto il mondo.

Grande attenzione anche all’ambiente: Rock in Roma è un festival eco-friendly, con scelte sostenibili e isole ecologiche per la raccolta differenziata, per promuovere la responsabilità collettiva.

Collegamenti e servizi per il pubblico

Grazie alla collaborazione con Eventi in Bus, il pubblico potrà usufruire di bus-navetta dedicati per raggiungere il centro di Roma al termine dei concerti, rendendo gli spostamenti più semplici e sicuri.

Rock in Roma 2025 è quindi pronto a far battere il cuore della Capitale con una line up che guarda al futuro e celebra la musica in tutte le sue forme. Due mesi di live, emozioni e grande spettacolo all’aria aperta.

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Mi chiamo Marta Visconti, sono una content creator da oltre 20 anni e una romanista da una vita. Scrivere, raccontare, condividere emozioni è sempre stato il mio modo di vivere il calcio e la Roma in particolare. Su SoloLaRoma.it porto la mia esperienza nel mondo dei contenuti digitali al servizio della mia più grande passione. Dal primo post allo stadio, ogni parola che scrivo ha dentro un pezzo del mio cuore giallorosso. Perché la Roma non è solo una squadra: è casa. E raccontarla, per me, non è un lavoro. È un onore.
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