La Roma si prepara a una partita delicata contro il Parma, ma la vera sfida, quella strategica, si gioca nelle stanze della dirigenza. La risposta dei tifosi è, come sempre, straordinaria: domani all’Olimpico si attendono oltre 60.000 spettattori, un numero impressionante per una squadra che attualmente guarda più alla zona retrocessione che all’Europa. Ma l’amore dei romanisti non vacilla, e i Friedkin sono determinati a rilanciare il club, imparando dagli errori commessi e tracciando un nuovo percorso.
L’idea Allegri
Dan e Ryan Friedkin, al timone della società dal 2020, hanno riportato la Roma a giocare due finali in due anni, restituendo ai tifosi quella dimensione internazionale che mancava da oltre un decennio. Tuttavia, le scelte recenti, in particolare gli esoneri di José Mourinho e Daniele De Rossi, hanno creato una frattura nel rapporto con i tifosi. Ora l’obiettivo è riconquistare la fiducia dei romanisti, non solo attraverso i risultati ma con un progetto tecnico solido e ambizioso.
La proprietà sa che per ripartire serve un nome forte, un tecnico capace di dare una direzione chiara e di garantire risultati. Tra le opzioni in discussione, emerge il nome di Massimiliano Allegri. L’ex allenatore della Juventus ha esperienza e capacità di gestione in contesti complessi. La Roma aveva già pensato a lui prima di affidarsi a Ranieri, e i contatti con il suo agente, Giovanni Branchini, potrebbero riaprirsi se il tecnico livornese (a cui l’ipotesi non dispiace) sarà ancora disponibile nelle prossime settimane.
Il sogno di Ancelotti
Nelle scorse ore, invece, sono iniziate a circolare varie voci riguardo Carlo Ancelotti, la cui suggestione ha un valore quasi sentimentale, dato il legame storico del tecnico emiliano con la Roma, dove ha giocato dal 1979 al 1987. Come riportato dal Corriere dello Sport, l’attuale allenatore del Real Madrid non pensa a sé stesso per la panchina della Roma, ma a suo figlio Davide.
Ancelotti Jr è giovane e privo del palmarès del padre, ma ha accumulato un’esperienza inestimabile lavorando quotidianamente con i migliori giocatori del mondo. Questo lo rende un nome interessante, anche se il suo arrivo sarebbe più una scommessa che una certezza. Carlo Ancelotti, pur essendo lontano dalla Roma per il momento, guarda con affetto all’ipotesi di vedere suo figlio alla guida del club.