La Roma si prepara a tornare in campo il 29 dicembre contro il Milan, ma siamo già a metà del campionato e questo è il momento ideale per analizzare il minutaggio accumulato dai giocatori giallorossi fino alla partita contro il Parma. Tra certezze, sorprese e delusioni, il bilancio mostra una squadra in continua evoluzione sotto la guida di Claudio Ranieri.
Il podio del minutaggio
In cima alla classifica troviamo due giocatori irrinunciabili per qualsiasi tecnico che abbia guidato la Roma quest’anno: Mile Svilar ed Evan Ndicka, entrambi con 2070 minuti giocati. Questi due pilastri sono stati fondamentali in ogni competizione, saltando una sola partita. A completare il podio c’è Angeliño, che ha accumulato 1982 minuti.
I minutaggi piĂą alti
Subito dopo il podio troviamo Gianluca Mancini, con 1749 minuti, il quale rimane un punto fermo della difesa nonostante alcune difficoltà della squadra. Celik, pur tra alti e bassi, ha giocato ben 1699 minuti. Dovbyk, con 1651 minuti, ha lavorato per integrarsi sempre meglio e sta iniziando a raccogliere i frutti del suo impegno. Koné, invece, ha totalizzato 1516 minuti, un dato che rispecchia una crescita costante sotto la guida di Ranieri dopo aver faticato a trovare spazio con Juric.
Tra i giocatori con più di 1000 minuti figurano i “senatori” della squadra. Cristante, fermo da alcune settimane per un infortunio alla caviglia, ha accumulato 1223 minuti. Pellegrini, non più al centro del progetto tecnico, ha comunque giocato 1116 minuti. Dybala, nonostante i problemi fisici, ha totalizzato 1055 minuti, migliorando rispetto alla scorsa stagione di 114 minuti. Infine, il giovane Pisilli, con 1001 minuti, chiude il gruppo di giocatori sopra il muro dei 1000.
I casi particolari: Hummels e Paredes
Alcuni giocatori, invece, avrebbero meritato un minutaggio più alto. Paredes ha accumulato solo 652 minuti, ma la sua importanza nel centrocampo di Ranieri lascia presagire che giocherà molto di più nella seconda metà di stagione. Hummels, fermo a 477 minuti, ha pagato la scelta di Juric di relegarlo in panchina, ma ha ora l’opportunità di diventare un punto fermo sotto la nuova guida tecnica. Anche Saelemaekers, con soli 437 minuti a causa di un infortunio che lo ha tenuto fuori per due mesi, sta finalmente tornando a essere decisivo.
Non mancano, purtroppo, le note dolenti. Soulé, con 813 minuti, non è ancora riuscito a esprimere tutto il suo potenziale. Hermoso, penalizzato da piccoli infortuni e prestazioni sottotono, ha racimolato 622 minuti in campo. Le Fée, nonostante l’importante investimento della società , ha giocato appena 460 minuti, di cui una sola gara sotto Ranieri, confermando di essere ancora lontano dal trovare il suo spazio nella squadra.