Che non sia una stagione facile per la Roma non è il caso di ribadirlo per l’ennesima volta, ma note positive, ancor prima dell’arrivo di un provvidenziale Ranieri, si possono trovare. Sicuramente Svilar, il portiere snobbato da Mourinho e “regalato” invece da De Rossi al club, che ha ora tra le mani uno degli estremi difensori più forti d’Europa per il rapporto qualità-prezzo. Sul belga pende la questione rinnovo, per lui come per l’altra perla dell’ultimo anno solare giallorosso. Quel Niccolò Pisilli sbocciato in primavera dalla Primavera, come un bellissimo tulipano della campagna olandese.
L’etichetta di romano e romanista, non facile da sostenere nell’era post Totti e De Rossi (vedi Florenzi e Pellegrini), non sembra pesargli per il momento, per un ragazzo che dimostra grinta e attaccamento alla maglia ogni qualvolta viene chiamato in causa. Centrocampisti di rottura e completi non se ne trovano tutti i giorni, figuriamoci di appena 20 anni e con la testa sulle spalle come lui. All’orizzonte c’è un Genoa che potrebbe vederlo titolare, segnala la Gazzetta dello Sport, proprio al posto di quel Pellegrini di nuovo opaco a Bologna e che potrebbe presto lasciargli l’onore di tenere alta la bandiera del romanismo.
La sfida al Grifone la priorità, ma come accennato prima citando Svilar, c’è un rinnovo da firmare al più presto, e da questo punto di vista le cose si fanno serie: la fiducia è massima, con le parti che vogliono continuare insieme e chiudere la questione entro la fine del mese, con un contratto fino al 2029 che passerà dai 70mila euro attuali al mezzo milione circa. Un adeguamento a vero giocatore della prima squadra doveroso per quello che ha dimostrato, per blindare un giocatore che deve essere il futuro della Roma.
Dal prestito a protagonista a Roma
E chi bisogna ringraziare per la permanenza di Pisilli a Roma? Beh un po’ Ghisolfi forse, che ritardando l’arrivo di Koné ha reso necessario tenere il ragazzo nella capitale. Molto di più De Rossi che, accorgendosi delle qualità del giocatore e di un Le Fée che non lo convinceva, è stato categorico: resta qui. Ad inizio estate, dopo l’esordio con Mourinho e le cose promettenti mostrate alla fine della stagione scorsa, il prestito sembrava cosa più che logica, con Genoa, Lecce e addirittura gli austriaci del Lask pronti a prenderlo. Eccolo invece protagonista coi giallorossi, nel presente quanto nel futuro.