Il difficile momento che sta vivendo la Roma รจ sotto gli occhi di tutti. La sconfitta contro lโInter, seppur le aspettative non fossero cosรฌ distanti dal risultato finale, ha inflitto unโulteriore batosta dal punto di vista mentale. La classifica, infatti, non sorride ai giallorossi che si trovano al 10ยฐ posto in classifica e con le dirette contendenti per la Champions League che corrono veloci. Proprio per questo motivo la svolta dovrร essere immediata, ma non sarร cosรฌ semplice soprattutto quando a non crederci sembrano essere gli stessi calciatori.
A parlare del momento complicato della Roma, ai nostri microfoni in ESCLUSIVA, รจ stato Massimo Paganin: โLa sfortuna non รจ un fattore tangibile. Ci sono degli episodi allโinterno di una partita che possono essere piรน fortunati o meno, ma รจ chiaro che dietro cโรจ sempre un lavoro. La Roma, avendo cambiato allenatore, sta ancora lavorando su dei prinicipi di gioco. Non parlerei di sfortuna, ma probabilmente ci sono delle cose ancora da migliorare e comunque ha incontrato lโInter che รจ la piรน forte del campionato. Nellโarco di una stagione ci puรฒ stare perdere 1-0 con lโInter dopo aver fatto una buona gara. In altre partite magari i giallorossi avrebbero dovuto gestire meglio le cose, ma รจ la performance e il volume di gioco che alla lunga darร dei risultati. A me sembra che la Roma sia sulla via giusta per migliorare e questo รจ un dato di fatto. Sfortuna o fortuna dipendono anche dallo stato mentale, perรฒ la squadra sta facendo un percorso nel quale ci vorrร un pochino di tempo per arrivare a dei risultatiโ.
Questione di numeri
Il momento buio della Roma lo si evince guardando le partite, ma a metterlo ancor piรน in evidenza sono i numeri. Dati che non solo testimoniano uno stato mentale precario, e ciรจ รจ inevitabile dopo le tante delusioni consecutive, ma anche una modalutร di investimento sbagliata da parte della societร nel corso della sessione estiva di calciomercato. Il primo fattore dal quale si puรฒ partire, che fa riferimento alla gara contro lโInter, sono i cross riusciti. Su 20 cross fatti solamente 9 nove sono andati a buon fine, stabilendo cosรฌ una percentuale del 45%.
Un dato allarmante soprattutto se si considera il modulo utilizzato: il 3-4-2-1. Un sistema di gioco che vede nelle fasce i ruoli chiave per andare a servire la punta di peso al centro dellโarea che, nel caso della Roma, non รจ un attaccante qualunque. Dovbyk, infatti, lo scorso anno con la maglia del Girona ha realizzato 24 gol, di cui 6 di testa. Proprio per questo motivo, la qualitร dei cross rappresenta un elemento importante dal punto di vista realizzativo per lโucraino, ma al momento lโunico veramente in grado di saper servire il proprio compagno รจ Angelino.
Questo il pensiero di Massimo Paganin: โAvendo questo tipo di sistema di gioco le corsie esterne diventano molto importanti nel calcio moderno perchรฉ la parte centrale sta diventando sempre piรน difficile da utilizzare e quindi ci si sposta sugli esterni. Avere dei giocatori di qualitร in quella zona puรฒ fare la differenza perchรฉ la qualitร del pallone che arriva in area di rigore con una punta fisica puรฒ essere di fondamentale importanza. Credo che Juric stia guardando a questi numeri. LโInter ti consente di andare di piรน sulle corsie esterne avendo un solo giocatore sulla fascia. La qualitร dei cross deve essere ottima perchรฉ la palla messa al centro dellโarea di rigore deve poter essere sfruttata. Giocando con il 3-4-2-1, con due trequartisti come Pellegrini e Dybala manca la capacitร del trequartista di inserirsi e di finalizzare di testa. Juric perรฒ lavorerร sicuramente su questo aspetto perchรฉ una squadra che arriva a crossare deve migliorare questo tipo di datoโ.
Ma i numeri non finiscono di certo qui. Perchรฉ la Roma in questo inizio di stagione ha trovato anche molta difficoltร nellโandare in gol. Le occasioni create e le conclusioni in porta sono molte, ma mai proporzionate al numero di reti realizzate. Sicuramente il cambio di allenatore e di filosofia di gioco ha amplificato tale difficoltร , che dovrร essere limata e risolta il piรน velocemente possibile. Inoltre a non emergere sono le giocate di calciatori come Dybala, ovvero di singoli in grado di risolvere la partita con un guizzo o unโilluminazione, e questo i giallorossi lo hanno pagato contro lโInter.
โDelle volte รจ vero che magari tiri di piรน in porta, ma bisogna vedere le condizioni attraverso le quali ci arrivi, da dove hai tirato e come hai costruito lโazione. La Roma sta cercando di trovare una propria identitร di gioco e a risentirne รจ la manovra che รจ un pochino meccanica, non fluida e quindi le azioni tramite le quali vai a concludere ti portano a tirare da fuori o comunque da posizioni con un angolo di tiro ristretto. LโInter, invece, avendo piรน fluiditร di manovra poteva fare anche piรน di un gol. Quindi รจ la qualitร delle occasioni che hai avuto a fare la differenza e non la quantitร di tiri fatti. La Roma ha sbagliato con Zalewski e Celik e Lautaro Martinez ne ha approfittato immediatamente. Questo ha fatto al differenza. Sono i dettagli che fanno la differenza e in gare come queste la qualitร dei singoli puรฒ risolvere le partite anche se non fai una grande prestazioneโ, ha dichiarato Paganin.
Il centrocampo รจ un punto problematico
Sembra un paradosso, questo รจ vero. Lโarrivo di Konรฉ, la scoperta di Pisilli e la duttilitร di Baldanzi si pensava potessero aver rinforzato in maniera esponenziale il reparto centrale del campo della Roma, ma ancora una volta a mancare sono i conti con lโoste. I tanti cambi di pensiero hanno portato i giallorossi a schierarsi con un centrocampo a due di rottura, formato da Cristante e Konรฉ, dove a risentirne รจ la costruzione del gioco. Una manovra lenta, compassata, meccanica e che spesso non sfrutta gli spazi centrali nei quali si posizionano Pellegrini e Dybala.
Lโallarme รจ arrivato anche dallo stesso Fabio Capello che ha sottolineato la mancanza di capacitร di dominare il gioco da parte dei centrocampisti della Roma. In tal senso a dare una mano potrebbe essere Paredes che, perรฒ, per caratteristiche non รจ portato a giocare in un centrocampo a due, bensรฌ in uno a tre. E la soluzione potrebbe stare proprio in un cambio modulo, facendo abbassare Pellegrini e rivalorizzando il centrocampista argentino le cui geometrie di gioco aiuterebbero molto in questo momento della stagione. Ma questo dipenderร da Juric e dalle sue idee che, in termini di sistemi di gioco, non sono mai cambiate nellโarco della sua carriera da allenatore in Serie A.
Cosรฌ si รจ espresso Paganin: โChiaro che la qualitร dei giocatori a centrocampo puรฒ fare la differenza. Giocatori come Cristante e Konรฉ, come contro lโInter, formano un centrocampo meno tecnico e piรน di rottura. Giocando con un 3-4-2-1 devi avere due calciatori che corrano molto e che siano in grado di fare la fase difensiva, ma perdi nella costruzione. Juric dovrร trovare una soluzione soprattutto perchรฉ un calciatore come Paredes fa fatica a giocare in un centrocampo a due, pur avendo grandi qualitร tecniche. Potrebbe giocare anche con un centrocampo a 3, ma poi perderebbe un trequartista e dovrebbe arretrare Pellegrini. Potrebbe anche provare un centrocampo asimmetrico con un vertice davanti alla difesa e una mezzala piรน dโattacco. Oppure sfruttare un centrocampo a rombo, con un calciatore sulla trequarti dietro alla punta. Juric, perรฒ, ha sempre giocato in questo modo e penso stia solo cercando una soluzione per migliorare la qualitร del gioco della Romaโ.
Tirando le sommeโฆ
In questo momento della stagione tutto รจ un grande punto interrogativo. Tirare le somme รจ impossibile perchรฉ la Roma rimane un cantiere aperto in piena evoluzione e che probabilmente, alla fine dellโanno, non sarร uguale a come la si vede oggi. Certo รจ che Juric non sta ancora riuscendo a raccogliere i frutti del suo lavoro e i risultati deludenti non fanno altro che far innervosire la piazza, ma soprattutto annientare i calciatori dal punto di vista mentale.
โLa societร ha fatto delle valutazioni e ha preso un allenatore che a quei livelli non ha mai allenato, ma Juric รจ un allenatore serio, competente e che ha voglia di mettersi in discussione e questa รจ una scommessa anche per lui. Solo il campo potrร dire se Juric รจ stata la scelta giusta, ma alla fine dellโanno. A breve termine posso dire che non ha raccolto tanti punti, ma sul lungo termine bisognerร aspettareโ, ha sottolineato Paganin. Certo รจ che il tempo passa, le partite anche e la Roma deve cominciare a conquistare punti con grande continuitร se vuole competere per un posto in Europa. Le big come Juventus, Napoli, Milan, Inter, Lazio e Atalanta viaggiano spedite e i giallorossi non possono concedersi il lusso di essere cosรฌ distanti giร dopo 8 gare.
Queste le parole di Paganin: โLa Roma deve puntare alle prime cinque posizioni, ma quelle davanti stanno correndo. Quindi non รจ semplice anche perchรฉ la Roma deve pensare partita dopo partita, deve crescere dal punto di vista mentale. Cโรจ tempo, ma non tanto perchรฉ in Europa i giallorossi devono iniziare ad ottenere dei risultati per passare al turno successivo, mentre in campionato i punti iniziano ad essere pochi e sono in arrivo le fatiche importanti. La Roma adesso ha mancanza di risultati, soprattutto con le piccole e quindi il salto di qualitร dovrร essere fatto sotto questo punto di vista per poi consolidarlo con le prestazioni, dando continuitร โ. Dunque dare un giudizio adesso risulta impossibile, ma Juric e la Roma hanno bisogno il prima possibile di risultati concreti se vorranno continuare insieme questo percorso.