Tottenham-Roma, Coppola in ESCLUSIVA: “Non abbiamo nulla da perdere”

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Lorenzo Gulino
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Soulé con la maglia della Roma

La Roma ha bisogno di ricominciare, questo è chiaro a tutti. La sconfitta contro il Napoli ha evidenziato la mano di Ranieri, ma questo non è abbastanza. Per risalire la classifica i giallorossi devono obbligatoriamente tornare a fare punti se non vorranno rischiare di cadere nell’oblio più totale. Tre, solamente tre sono i miseri punti che separano il club capitolino dalla zona retrocessione. Una situazione inedita e che nessuno si sarebbe mai aspettato all’inizio dell’anno. Adesso più che mai sarà importante stringere i denti e ripartire dall’equilibrio trovato contro il club partenopeo, con il fine di riassaporare la vittoria.

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A dire la sua, in ESCLUSIVA ai nostri microfoni, è stato Maurizio Coppola: “Contro il Napoli ho visto qualche piccola nota positiva anche se siamo molto indietro come squadre e applicazione a determinate situazioni. Perché poi sono le situazioni che ti fanno vincere o perdere le gare. Sul gol c’è stata una grave disattenzione da parte della difesa e abbiamo perso una partita che ai punti potevamo anche perdere, ma in quanto a occasioni secondo me potevamo pareggiare”.

Ha poi continuato l’ex calciatore del Cagliari: “Sono fiducioso perché penso che Ranieri abbia inquadrato i giocatori utili per la sua causa. Ha capito che determinati giocatori devono essere accantonati perché non sono in condizione fisica e non sono pronti per questa battaglia. Adesso infatti ci sarà una battaglia da qui alla fine del campionato perché bisogna risalire in classifica, ma non bisogna mollare l’Europa e la Coppa Italia. Serve la gente che vuole sacrificarsi, che ha voglia di combattere e stringere i denti”.

Questione di singoli

Ma i problemi della Roma non sono solamente legati al gruppo. Fino a questo momento, infatti, è stata anche una questione di singoli. Si può partire dal caso emblematico relativo a Hummels. Finalista dell’ultima edizione della Champions League, nominato nella top 11 della medesima competizione europea, è stato rilegato ai margini della rosa. Fino alla sfida con la Fiorentina zero minuti disputati, con la Viola è arrivato l’esordio viziato da un autogol e un sonoro 5-1 subito dai capitolini. Quasi un insulto alla carriera di un calciatore tanto grande, quanto bisognoso di avere spazio e tempo per entrare veramente in condizione. E questo, forse, anche lo stesso Ranieri lo ha capito.

Sir Claudio, infatti, ha dato l’impressione di volerlo coinvolgere di più e lo si è visto anche dalla sfida contro il Napoli, oltre che dalle parole in conferenza stampa. Questo il pensiero di Coppola: “Hummels diventerà importante perché i giocatori vanno determinato dopo tempo, soprattutto quelli con una stazza fisica come la sua hanno bisogno di tempo per entrare in forma. Purtroppo non è mai stato preso in considerazione e per lui è stato difficile integrarsi in questa nuova realtà. Anche se c’è stato lo sbaglio contro il Napoli, dopo lo sbaglio l’ho visto motivato e voglioso di prendersi la titolarità. Lui ci può servire. Giocatori di esperienza con così tante gare alle spalle fanno comodo a Ranieri”.

Mats Hummels con la maglia della Roma
Mats Hummels con la maglia della Roma

E poi c’è l’interrogativo Soulé. L’argentino è arrivato nella gioia più sfrenata dei tifosi della Roma, che si è subito spenta partita dopo partita. Il talento c’è, ma per il momento sta faticando a uscire. Sicuramente non hanno aiutato i tanti cambi di allenatore e soprattutto la tanto discussa “non compatibilità in campo con Dybala”. Il numero 18, infatti, rimane un esterno puro d’attacco, da 4-3-3, mentre la Joya ha bisogno di muoversi intorno alla punta in un attacco a due oppure imporsi come trequartista alle spalle di una o due attaccanti.

Insomma, una situazione che almeno per il momento ha visto Soulé partire sempre dietro nelle gerarchie, sia di De Rossi che di Juric. Ma con Ranieri e il suo 4-4-2 tutto può cambiare. Infatti Dybala potrebbe fare da supporto a Dovbyk, mentre il numero 18 giallorosso sarebbe libero di cavalcare a tutta fascia con la possibilità di fare la sua giocata preferita: entrare all’interno del campo e tentare la conclusione di sinistro.

A dire la sua è stato anche Coppola: “Soulé è particolare perché deve fare quel tipo di ruolo per rendere al massimo. Lui è un esterno sul 4-3-3, ma potrebbe esserlo anche sul 4-4-2. Sicuramente troverà spazio con Ranieri, ma sta capendo come adattarlo. A Ranieri secondo me piace perché è uno di quelli che può fare la differenza, salta l’uomo e può mettere in condizione Dovbyk di tirare in porta. L’ucraino, infatti, sta facendo un lavoro sporco che non gli compete, va messo in condizione di stare dentro l’area, sul lanciato e ha bisogno di gente tecnica che gli sappia dare la palla. Per farlo coesistere con Dybala inoltre devi per forza giocare con il 4-4-2 perché Paulo è una seconda punta, mentre Soulé parte largo per accentrarsi.”

Il Tottenham nel mirino

Si possono fare mille discorsi sui singoli, sulla squadra, ma la verità è che la Roma deve pensare partita per partita. Archiviata la sfida contro il Napoli, è tempo di guardare al Tottenham. Gli Spurs arrivano come favoriti, ma mai dire mai. Il calcio è imprevedibile e a sottolinearlo è stato lo stesso Maurizio Coppola: “Io ho visto tante volte il Tottenham ed è una squadra che gioca molto bene. Può vincere con tanti gol, ma anche prenderne tanti. Noi faremo una partita attendista e sono speranzoso che Dybala possa scendere in campo. Ce la andiamo a giocare perché non abbiamo nulla da perdere, proprio come contro il Napoli. Se va bene ci rilancia, se va male pensiamo all’Atalanta. Adesso non bisogna fare calcoli. Quello che so è che non siamo da dodicesimo posto”.

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Sono Lorenzo Gulino, meglio noto come Lollo Pillar, giornalista sportivo iscritto all'Albo e laureato in Scienze della Comunicazione. Amo il calcio in tutte le sue sfaccettature, ma ho anche tante altre passioni come il mondo della musica e del doppiaggio. Creo contenuti sui miei canali social, andando ad intervistare personalità importanti dei tre contesti descritti precedentemente.
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