Questo il destino di chi parte male e insegue. Qualche prestazione buona e un paio di risultati positivi, ma basta una minima défaillance per rovinare tutto e ricadere nel baratro. La sconfitta di Como è un mazzata bella e buona, tanto per il punteggio finale quanto per una gara, soprattutto nel secondo tempo, non all’altezza di una Roma che aveva dato segnali di vita importanti, ai quali si doveva dar seguito. Ancora tre partite tra Coppa Italia e campionato prima di chiudere il 2024 e gettarsi su un mercato di gennaio che sa di rivoluzione.
Di Cesare e un esterno destro
Si lavorerà tanto per il presente quanto per il futuro, in attesa di novità sul fronte allenatore che prenderà il posto di Ranieri in panchina. Le idee di Ghisolfi partono da una difesa che necessita di essere puntellata, anzitutto con un centrale in più, visto che, usando sempre lo schieramento a 3, ne serve uno da aggiungere a Hummels, Mancini, N’Dicka ed Hermoso. Un’opzione che circola nei corridoi di Trigoria da qualche tempo è quella di Marco Di Cesare, classe 2002 del Racing che ha una clausola di 13 milioni, portata a 15 l’estate prossima.
Proprio per questo la Roma vorrebbe muoversi in anticipo, ma occhio a Diego Milito, fresco neo presidente del club biancazzurro che potrebbe favorire l’Inter, anch’essa interessata, nella trattativa. Sicuramente arriverà un esterno destro, posto che Celik non convince e Abdulhmaid non dà garanzie di titolarità adeguata. Zappa e Rensch restano i nomi più caldi sui quali il club lavora, con il capitano del Parma Deprato ad inseguire. Dalla Turchia si parla anche di un interessamento per Aarons, che al Bournemouth non sta trovando spazio.
Le Fée out, tre nomi per la mediana
Spostandoci poco più avanti, c’è un centrocampo che vede più di un giocatore sotto tono e dal futuro incerto. Per Pellegrini e Cristante i discorsi sembrano spostati a giugno prossimo, mentre a partire potrebbe essere Enzo Le Fée. Ranieri ha voluto dare una chance al pupillo di Ghisolfi contro il Como, lanciandolo da titolare, ma la risposta avuta non è stata delle migliori. Un addio in prestito, ad un Betis di Siviglia in osservazione, non è da escludere.
Dovesse uscire, sono tre i nomi per la mediana della Roma: quello nuovo di zecca è Rocco Reitz del Borussia Monchengladbach, la cui valutazione si aggira intorno ai 20 milioni. Chissà che il suo ex compagno di squadra Manu Koné possa convincerlo a spingere per la cessione in giallorosso. Rimangono nomi papabili anche quello di Doucouré, che milita nell’Everton di proprietà dei Friedkin, e il giovane Prati del Cagliari, già allenato da Ranieri e non particolarmente utilizzato da Nicola.
Vice Dovbyk essenziale
In attacco la situazione è evidente: tanti trequartisti estrosi, e sono pochi quelli che finora hanno reso in maniera adeguata, ma soltanto un attaccante di peso importante, che per di più sembra essere entrato in una carestia di gol preoccupante. Trovare un vice Dovbyk è essenziale, visto anche l’apporto nullo di Shomurodov ed un Dybala che si sta sacrificando da falso nueve, con due giocatori tra cui scegliere.
Sul taccuino di Ghisolfi c’è anzitutto Raspadori, attaccante particolarmente apprezzato da Ranieri per la duttilità dimostrata in carriera. Roma che sta studiando la formula adatta da proporre al Napoli, sperando che Conte non si opponga strenuamente alla cessione. Occhio poi a Beto, in cerca di rilancio dopo il flop in Premier League. Anche in questo caso l’appartenenza all’Everton dei Friedkin può essere un vantaggio per i giallorossi, per sbaragliare la concorrenza di Torino e Juventus.