Tanti i temi e i motivi che stanno portando alla deriva la Roma in questa stagione nefasta. Della mala gestione del club dall’esterno si è parlato fin troppo, ma è chiaro come la scelta Ranieri sia stata la prima sensata dopo mesi di obbrobri, un cerotto appiccicato su una crepa enorme e ormai impossibile da nascondere. E poi c’è il campo, che mostra una difesa fragile, un Pellegrini disastroso, un Dybala al momento impalpabile, e chi più ne ha più ne metta. In tale contesto non c’è da trovare scuse o alibi, ma il tema errori degli arbitri non può essere ignorato.
Si perché questi cominciano ad essere parecchi e a costare caro ai giallorossi, che vedrebbero sicuramente qualche punto in più ed una classifica più dignitosa a questo punto dell’anno. L’ultimo in ordine cronologico vede i due gialli non dati a Lukaku contro il Napoli, evidenti entrambi prima per un’entrataccia del belga su Celik, da cartellino arancione per così dire, poi per l’intervento pericoloso sul connazionale Svilar, meno cattivo ma comunque irruento. Stop per Davide Massa, che non scenderà in campo il prossimo weekend e lo vedremo probabilmente nelle vesti di 4° uomo o assistente VAR. Se sia una “punizione” o semplice turnover non è chiaro.
Dall’Empoli al Genoa, fino a Monza
Come detto però, questo è solo l’ultimo di una serie di episodi tra il controverso e lo scandaloso, che fanno storcere il naso verso una classe arbitrale sempre più nell’occhio del ciclone. Tutto ha inizio in casa contro l’Empoli, quando Gyasi tira vistosamente la maglia di Shomurodov in area, negando all’uzbeko la possibilità di ribadire in rete e alla Roma un rigore che avrebbe potuto regalare il pareggio. Decisamente peggiore però quello che è accaduto nelle settimane successive.
Una sciagura l’arbitro Giua e il VAR Gariglio nel match contro il Genoa: il rigore non segnalato per fallo di De Winter su Dybala è tutt’ora qualcosa di inspiegabile e, seppur un episodio più borderline, aggiungiamoci pure il possibile fallo non fischiato a Pellegrini da cui poi scaturisce il pareggio dei rossoblù. Il tutto poi assume caratteri comici a Monza, quando l’evidente intervento scomposto di Kyriakopoulos su Baldanzi non viene minimamente preso in considerazione, costringendo l’AIA a fare mea culpa a fine gara. Non pochi episodi determinanti che stanno incidendo su una stagione in cui comunque le colpe della Roma resta prevalenti.