Marco Branca, ex direttore sportivo dell’Inter e giocatore della Roma, ha rilasciato un’intervista a Il Messaggero, dove si è espresso sulla sfida tra giallorossi e nerazzurri, in programma domani, domenica 20 ottobre, allo Stadio Olimpico, facendo però anche il punto della situazione sulla situazione in casa capitolina.
Queste le sue parole: “Vicino alla Roma? Un paio di volte. In un caso nell’epoca Pallotta, quando c’era Baldini direttore generale, mi arrivò una telefonata ufficiale. Poi le cose non si concretizzarono”. Riguardo il ricordo di Totti: “Caratterialmente era uguale ad adesso. A fine allenamento mi fermavo a calciare le punizioni con lui e Giannini e faceva battute fantastiche. Chi non vedeva quanto fosse bravo era cieco o in malafede”.
Branca: “Le proprietà americane devono conoscere la nostra storia”
Branca si è espresso sulle proprietà americane: “Sono attente all’aspetto economico ed è apprezzabile. Non condivido, però, la poca voglia nel voler conoscere la nostra storia e il nostro modo di pensare. Se non ci conosce una realtà, la si studia. E poi non mi piace la maleducazione che hanno nel prendere certe decisioni. I Friedkin hanno mandato via Mourinho e De Rossi in un modo non professionale. Ci vuole il rispetto per la storia degli altri”.
Riguardo invece il percorso di De Rossi: “Un allenatore non può fare tutto da solo. Ha bisogno di un ds per la gestione dei problemi, e questo porta almeno dieci punti. Se non c’è confidenza fra tecnico e ds – e alla Roma non c’è stato neppure per svilupparla – devi avere una squadra forte. Per questo c’è bisogno di una figura di riferimento intermedia”. Sul direttore sportivo Ghisolfi: “È più difficile per uno straniero muoversi da noi. Come se io dovessi fare il ds in Francia. Ci vuole tempo per comprendere equilibri e relazioni“.
Branca ha poi concluso con una battuta riguardo il big match tra Roma ed Inter, cercando di individuare chi possa essere a decidere la gara: “Nell’Inter direi tutti, nella Roma quelli d’attacco: Dybala, Dovbyk e Baldanzi. Dietro possono avere difficoltà. Roma da Champions? Lo spero, ma ci vorrebbe a breve un clic coadiuvato da un paio di innesti a gennaio“.