Roma, con Ranieri per tornare grandi: tra società e rosa

La Roma si affida a Ranieri per tornare grande: il mister giallorosso, infatti, durante la sua conferenza stampa ha toccato diversi temi delicati, infondendo grande fiducia

Redazione Solo la Roma
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Claudio Ranieri

Si è conclusa da poco la prima conferenza stampa di Ranieri come nuovo allenatore della Roma. Tante parole belle quelle spese dal tecnico giallorosso che sembrerebbe avere fiducia nel progetto indicatogli dai Friedkin, che lo vedrebbe prima nella veste di allenatore e poi in quella di dirigente. “Sono l’uomo di fiducia della proprietà”, questo quanto dichiarato dal mister romano e romanista che è pronto a cogliere questa nuova sfida che la sua squadra del cuore gli ha posto di fronte, nell’ennesimo momento del bisogno. Il primo obiettivo è quello di scalare la classifica il più velocemente possibile, nonostante sul cammino dei capitolini ci siano in fila Napoli, Tottenham e Atalanta.

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Il calendario, dunque, non viene in aiuto della Roma che dovrà lavorare forte da qui al giorno della gara. A dare una grande iniezione di fiducia, inoltre, sono state le dichiarazioni in merito all’apertura di una dirigenza fatta da romani e romanisti: “Io non sono chiuso a nulla. Si può parlare con Francesco Totti se vuole darci una mano”, oppure, “Ci siamo sentiti e ci sentiremo ancora con De Rossi perché è una grande persona”. Certo è che su Daniele, Ranieri non si è voluto sbilanciare più di tanto vista anche la chiusura brusca e improvvisa con la proprietà dei Friedkin. Insomma sono stati tanti i temi toccati all’interno della conferenza stampa e tra questi c’è anche quello relativo al ruolo di alcuni calciatori chiave.

Dybala e Hummels al centro dell’attenzione

Tra i casi più discussi in casa Roma ci sono quelli di Dybala e Hummels. Nel caso dell’argentino si parla del famoso limite di presenze, superato il quale si rinnoverà il suo contratto, mentre per il tedesco tutto ancora gira intorno al minutaggio alquanto ridicolo collezionato fino a oggi. Ranieri ha toccato entrambi i temi, dando speranza al pubblico capitolino: “La questione Dybala è stata una delle prime cose delle quali abbiamo parlato. Io ai mi presidenti ho sempre parlato in faccia e con Paulo faccio come mi pare. Lui è di un’altra categoria e se sta bene fa la differenza”.

Ha poi continuato, parlando anche di Hummels: “Mi sono andato a vedere qualche partita e mi chiedo perché questo ragazzo non dovrebbe giocare. Certo, lui ha una certa età, ma con me gioca chi mi fa vincere”.

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