Il pareggio contro il Genoa è l’ennesima prova deludente, almeno in parte, della Roma targata Daniele De Rossi. Un primo tempo incoraggiante che è stato messo in ombra da una seconda parte di gioco dove i giallorossi sono stati irriconoscibili. Un calo drastico che ha portato il Grifone a chiudere la formazione capitolina nella propria metà campo, riuscendo poi a trovare il pareggio nel recupero. Se il cambio modulo sembrava aver funzionato, alla fine dei conti in termini di punti ottenuti il cambio di rotta che ci si aspettava non è arrivato.
Il problema allora dov’è? Sicuramente tra i punti critici di questa Roma è la situazione nella quale De Rossi si ritrova ad ogni giornata: fare scelte importanti. I giallorossi, infatti, soprattutto nel reparto offensivo abbondano di nomi di qualità e questo se da una parte può esser considerato un vantaggio dall’altra, invece, può rappresentare un’arma a doppio taglio. Contro il Genoa a partire dal 1′ sono stati Dovbyk e Dybala, lasciando così in panchina Soulé. Ad aggiungersi sono stati, poi, Pellegrini e Baldanzi che non hanno potuto dare il loro apporto dal 1′ di gioco. Insomma il tecnico romano ha tante soluzioni, ma questo potrebbe essere solamente un elemento di confusione.