Roma, Dovbyk: “Ho giocato da infortunato. Mi piacerebbe che Ranieri restasse in panchina”

Il centravanti ucraino è determinato a lasciare il segno nella capitale: "Ho firmato un contratti lungo e voglio vincere trofei per i tifosi"

Redazione Solo la Roma
Redazione Solo la Roma - La Redazione
3 min di lettura

Stagione con alti e bassi per Artem Dovbyk con la maglia della Roma, con cui ha realizzato finora 12 gol in tutte le competizioni. A poche ore dal big match di Serie A contro il Napoli, l’attaccante ucraino si è raccontato in un’intervista rilasciata a Il Messaggero: “Non è stato facile in questi mesi, con un nuovo campionato da affrontare, tre allenatori cambiati, tattiche nuove da imparare e qualche problema fisico. Ora sto capendo meglio il calcio italiano rispetto a prima e spero che le cose possano andare meglio“.

- Pubblicità -

Sui problemi fisici: “È il primo anno che gioco così tanto, su tre fronti. Il nostro staff medico ha fatto di tutto per aiutarmi e ora dopo le cure mi sento molto meglio. Ho giocato infortunato, non al cento per cento, e sono sceso in campo comunque, è stato un mio errore, avrei dovuto riposare ma sentivo il bisogno di stare con la squadra nei momenti difficili. Ora, però, mi sento bene“.

Dovbyk: “Voglio vincere trofei qui”

A Dovbyk è poi stato chiesto perché tutti gli allenatori dicano che la squadra deve imparare a servirlo meglio: “In allenamento ci lavoriamo e funziona tutto bene. In partita è diverso. A me, per esempio, piacerebbe fare tanti assist come quello per Dybala a Milano, ma c’è sempre poco spazio intorno a me. Qui in Italia per un attaccante è diverso, col Girona mi abbassavo molto e partivo quasi sulla linea del centrocampo. Ora mi vengono chieste cose diverse, come andare in pressing sul centrale avversario, liberare gli spazi per i compagni, far salire la squadra spalle alla porta. Io cerco di fare quello che l’allenatore mi dice“.

Sulla Roma come punto d’arrivo: “Ho firmato un contratto lungo e voglio vincere trofei per i tifosi e per il club che è grandissimo e importante in Italia. Ho giocato in Spagna ma non è come qui a Roma, c’è un’atmosfera incredibile, con lo stadio pieno tutte le partite, non a caso all’Olimpico facciamo meglio. Poi nel calcio non sai mai dove sarai in futuro. Quando passeggio per la città, sento forte l’affetto della gente, anche qui davanti a Trigoria. I romanisti mi vogliono bene“.

Il rapporto con De Rossi e Ranieri: “Con Daniele l’intesa è stata ottima e ha impiegato poco a convincermi. Aveva fiducia in me e io credevo molto in lui. Per me è stato difficile quando se ne è andato. Ranieri sembra un po’ come il nostro nonno, è molto calmo, ma quando la squadra ha bisogno di essere spronata e ha bisogno di una scossa, lui sa farlo molto bene. È un ottimo psicologo, sa cosa dire al momento giusto, sa anche quando è più utile il silenzio. È importantissimo, mi piacerebbe se restasse in panchina“.

SI PARLA DI:
Condividi questo articolo
Seguimi su:
Notizie, approfondimenti e opinioni sulla Roma, 24 ore su 24. Sempre con il cuore giallorosso. 🐺✍️
Nessun commento