Il settore ospiti dello stadio Giuseppe Meazza ieri sera si è trasformato in un cuore pulsante di passione giallorossa. La Roma è stata accompagnata da 3.500 tifosi che hanno riempito lo spazio a loro riservato, un numero che non tiene conto dei tanti presenti sparsi nelle tribune dello stadio milanese.
Un supporto continuo e colorato, fatto di canti che hanno risuonato per tutti i 90 minuti e oltre, culminando in una festa che, nonostante il pareggio, ha lasciato un segno tangibile. È stata una dimostrazione di orgoglio e amore per la squadra, nonostante le occasioni sprecate abbiano portato più rimpianti che soddisfazioni.
La contrapposizione con i tifosi del Milan
Il clima nello stadio, tuttavia, non era uniforme. Mentre i tifosi della Roma hanno stupito per entusiasmo, il pubblico di casa ha mostrato un volto diverso. La Curva Sud del Milan, spoglia di striscioni e simboli, ha contestato apertamente la proprietà americana, più concentrata sulla protesta che sul sostegno alla squadra. Un’atmosfera che ha ricordato l’Olimpico nei momenti difficili vissuti dai giallorossi, ma che sembra ormai un ricordo lontano per il pubblico romanista.
Verso il derby del 5 gennaio
Claudio Ranieri, con il suo ritorno, ha segnato una svolta decisiva nel rapporto tra la Roma e i suoi tifosi. Tra gli obiettivi dichiarati del tecnico romano, il recupero del legame con il pubblico è sempre stato una priorità, e i numeri parlano chiaro. Le ultime partite casalinghe hanno visto il ritorno dei sold out, compresa la recente sfida contro il Parma e il derby in programma il 5 gennaio.
Anche l’allenamento a porte aperte del primo gennaio ha registrato un entusiasmo senza precedenti, tanto che le prenotazioni per i posti sono andate sold out in pochissime ore. Ranieri ha riportato al centro del progetto quell’amore e quell’unità che rappresentano l’essenza della Roma e dei suoi tifosi.