A breve riprenderanno gli scavi archeologici nell’area di Pietralata, un passaggio necessario per procedere alla presentazione del progetto definitivo per la realizzazione del nuovo stadio della Roma. Secondo quanto riportato oggi dal quotidiano Il Messaggero, gli scavi dovrebbero durare circa un mese. Nel frattempo, l’agronomo incaricato ha completato le analisi sui tipi di essenze arboree presenti nella zona, concludendo che la vegetazione potrebbe essere stata compromessa e che non si può parlare della presenza di un vero e proprio bosco.
L’iter
L’iter per la costruzione dello stadio ha avuto inizio il 3 ottobre 2022, quando la Roma ha presentato al Comune di Roma uno studio di fattibilità per la costruzione dell’impianto a Pietralata. A seguito di questa iniziativa, nel novembre dello stesso anno è stata convocata una Conferenza di Servizi preliminare per l’esame del progetto. La procedura si è conclusa nel gennaio 2023, portando alla decisione della Giunta di Roma Capitale, il 7 febbraio 2023, di riconoscere il pubblico interesse del progetto. Successivamente, il 9 maggio 2023, l’Aula Giulio Cesare ha approvato la delibera in via definitiva con una votazione finale che si è svolta alle ore 19:41.
Nel settembre e ottobre dello stesso anno si è svolto il Dibattito Pubblico, un passaggio fondamentale per raccogliere le opinioni e le osservazioni dei cittadini. Questo processo ha prodotto due documenti distinti: il primo sintetizza le principali osservazioni emerse durante gli incontri, mentre il secondo, redatto da Roma Capitale, prende atto di tali riflessioni e dovrà offrire controdeduzioni a seguito della presentazione del progetto definitivo. Questo documento riveste un’importanza cruciale, poiché sarà tenuto in considerazione dalla Regione nel processo di valutazione dell’impatto ambientale e dal Comune di Roma per eventuali prescrizioni o modifiche.
Conferenza dei servizi
L’ultimo passo prima dell’approvazione definitiva sarà la convocazione della Conferenza di Servizi decisoria. In questa fase si procederà con la valutazione dell’impatto ambientale e con la risoluzione di tutte le questioni urbanistiche ancora aperte.