Roma che può sorridere per i risultati che sta ottenendo in questo nuovo anno, al netto di un’eliminazione dalla Coppa Italia dolorosa più per il modo che per il risultato in se. A Parma è arrivata la terza vittoria consecutiva in trasferta in campionato, nonché il nono risultato utile consecutivo, per una squadra che sta mantenendo lo stesso ritmo del Napoli in questo periodo. Tutto molto bello e squadra concentrata sulla sfida al Porto di giovedì, ma il successo in terra emiliana ha lasciato strascichi extra campo di cui non vorremmo mai parlare.
Sulla vetrata dello Stadio Tardini, nel settore ospiti, è comparso uno sticker antisemita che raffigurava la stella di David vicino allo stemma della Lazio, con anche la scritta “peggior nemico”. Non solo, perché durante a partita è stata esposta anche una sciarpa giallorossa con scritto “Roma marcia ancora”, un chiaro riferimento alla Marcia sulla capitale organizzata dal Partito Nazionale Fascista nel 1922. Ennesimi episodi gravi che si aggiungono allo striscione esposto sul cavalcavia della Tangenziale Est prima del derby del 5 gennaio: “La-ziale ebreo”.
In occasione di un evento alla Camera dei Deputati, ha commentato i fatti di Parma anche il presidente dei biancocelesti Claudio Lotito: “Oggi avete visto quel fatto dello striscione al Tardini, se lo avessero fatto i laziali sarebbe successo un cataclisma. Quando ho ereditato questa società veniva attaccata costantemente e giudicata antisemita. Oggi la Lazio ha un presidente che fa parte della commissione contro l’antisemitismo. Tutto ci possono dire tranne che siamo una realtà antisemita, parlano i fatti e il campo. I miei giocatori sono persone troppo per bene, cercano sempre di sopraffarci”.
Fadlun: “L’odio antiebraico va condannato, i responsabili vengano individuati”
Dopo aver acquisito le telecamere di sorveglianza dello stadio, la Digos di Parma è al lavoro per fare luce sull’accaduto, e nel frattempo è arrivato anche il commento di Victor Fadlun, presidente della comunità ebraica di Roma: “Il mondo dello sporto viene di nuovo macchiato da una manifestazione di antisemitismo, che sia uno striscione, un coro o un adesivo. Il significato è sempre lo stesso, l’odio antiebraico che va condannato sempre perché macchia la nostra società. Ci auguriamo che i responsabili vengano individuati e isolati anche all’interno delle comunità del calcio”.