Con Massara, Ranieri e Gasperini la Roma ha (finalmente) una direzione

Con Massara, Ranieri e Gasperini la Roma torna a ragionare da club vero. Una nuova stagione può cominciare. L’editoriale del direttore.

Emanuele De Scisciolo
Emanuele De Scisciolo - Direttore Responsabile
4 min di lettura

A volte, per rimettere le cose in ordine, serve prima attraversare il caos. È quello che è successo, in fondo, alla Roma negli ultimi anni. Ora, con l’arrivo di Ricky Massara in direzione sportiva, con Claudio Ranieri nel ruolo di coordinatore generale e con Gian Piero Gasperini alla guida della squadra, si può finalmente parlare – senza forzare troppo l’ottimismo – di una Roma che sta tornando a essere un club con una vera testa, anzi: con una vera “triade”. La città si è già divertita a giocare con le sigle e i meme (qualcuno ha ribattezzato il trio “Ma-Ga-Ra”, come giustamente citato oggi anche da Lo Monaco nel suo editoriale per Il Romanista, qualcun altro preferisce il “ritorno dei figliol prodighi”), ma al di là della creatività social, la sostanza stavolta c’è. E si vede.

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Una Roma che torna a ragionare da club

Non siamo più di fronte a un esperimento algoritmico né a una direzione sportiva “strappata qua e là” da modelli importati senza contesto. La Roma torna a ragionare da club vero: con figure che conoscono il calcio italiano, che parlano la lingua di questa piazza e che soprattutto hanno la statura per sedersi a un tavolo con l’allenatore senza fraintendimenti.

Massara era l’uomo che De Rossi aveva voluto già un anno fa. Allora non fu possibile. Adesso sì, e l’arrivo di Ranieri ha fatto da garanzia, sia umana che tecnica. Non è poco: perché significa che stavolta si è scelto un percorso chiaro.

Gli errori (e gli alibi) del passato

Non è un mistero che la Roma, negli ultimi anni, abbia pagato decisioni frettolose e scelte non sempre costruite con logica. La gestione Ghisolfi, gli esperimenti algoritmici, le scelte “da scrivania”, senza la necessaria conoscenza del calcio di casa nostra, hanno lasciato segni evidenti.

Oggi, con un assetto come questo – Massara, Ranieri, Gasperini – chi ama la Roma può almeno contare su una certezza: non ci saranno più scelte improvvisate. E, soprattutto, non si potrà più pensare di ribaltare tutto al primo inciampo.

Finalmente una visione

È la vera notizia di queste settimane: non tanto l’arrivo di un singolo dirigente, quanto la costruzione di un gruppo che abbia una visione comune. Perché il calcio moderno non si regge più solo su un buon allenatore, ma su un equilibrio forte tra chi costruisce la squadra e chi la guida in campo.

Ora manca forse ancora un tassello: un vero CEO sportivo di livello (chi sogna un “Marotta in giallorosso” sa di cosa parlo). Ma intanto questa Roma 2025-26 parte con una base più solida di quella che si era vista nelle ultime stagioni. Un segnale che anche i Friedkin, forse, hanno imparato qualcosa dagli errori del passato. Per una volta, lasciamo i meme ai social: la sfida vera inizia ora. E si gioca tutta sulla continuità.

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Direttore Responsabile
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Giornalista, fondatore e direttore responsabile di SoloLaRoma.it. Da sempre racconto la Roma con passione, rigore e uno sguardo critico ma costruttivo. Credo in un’informazione indipendente, fatta da chi vive la squadra giorno per giorno, e dedicata a chi della Roma ha fatto una fede.
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